Servizio di approfondimento “La luce che inquina” di Paolo Bobbià, con Mauro Manconi (caposervizio – Centro del sonno EOC), Rolf Rolli (consulente illuminazione pubblica), Sergio Krashitz (collaboratore scientifico Ufficio prevenzione rumori TI) e Stefano Klett (vicepresidente Dark-Sky Svizzera).
RSI – radiogiornale
HEV Schweiz / APF Svizzera – Luminarie
Le brillanti renne giacciono nei giardini e da alcuni tetti il Babbo Natale fluttua dalla sua slitta lampeggiante. L’illuminazione natalizia appartiene alla stagione dell’Avvento come i biscotti e centri commerciali stracolmi. Ma non tutto ciò che piace è permesso – in caso di controversia occorre verificare se l’illuminazione sia eccessiva ed estensiva.
La luce è una radiazione elettromagnetica
La luce artificiale e è costituita da raggi elettromagnetici e rientra quindi nel campo di applicazione della legge sulla protezione dell’ambiente. Nel diritto ambientale si applica il cosiddetto principio di precauzione. In base a questo principio, le azioni che potrebbero essere dannose o fastidiose devono essere limitate dall’inizio. Ciò è indipendente dall’eventuale impatto ambientale e nel quadro delle possibilità tecniche e operative e della fattibilità economica delle misure. Gli effetti della luce artificiale non sono quindi dai intendersi unicamente per proteggere da emissioni nocive o fastidiose, ma anche per evitare emissioni inutili.
Caso speciale dell’illuminazione natalizia
L’illuminazione colorata per il Natale ha una lunga tradizione ed è apprezzata da molte persone come abitudine festosa durante il periodo dell’Avvento. Tuttavia, il Tribunale federale ha ritenuto che, in particolare, un’illuminazione eccezionalmente rigogliosa e luminosa potrebbe violare il principio di precauzione e avere effetti dannosi o fastidiosi per la popolazione, gli animali e il loro ambiente. Di conseguenza, il Tribunale federale ha riconosciuto che, nell’applicazione delle misure di protezione dell’ambiente, possono essere imposte limitazioni temporali anche al funzionamento delle luci di Natale. I più alti giudici hanno dichiarato che è tecnicamente e operativamente possibile ed economicamente conveniente spegnere l’illuminazione decorativa all’1 del mattino durante il periodo natalizio (dal 1° Avvento al 6 gennaio).
È richiesta la licenza edilizia?
No. Per l’illuminazione dell’Avvento non è richiesta alcuna licenza edilizia, ma il proprietario deve accettare restrizioni di funzionamento in caso di reclamo. Quindi, se volete trasformare la vostra casa e il vostro giardino in un paese delle meraviglie natalizie, è consigliabile rispettare le condizioni quadro definite dal Tribunale Federale se si vuole lasciare accesa l’illuminazione.
Con l’autorizzazione di HEV-Schweiz / APF-Svizzera
ticinonews – 165’512 firme contro la moria degli insetti
Le associazioni hanno consegnato questa mattina a Berna la petizione che chiede un’azione rapida ed efficare.
» 165’512 firme contro la moria degli insetti
Consegnata oggi a Berna con 165’512 firme la petizione «chiediamoci perché scompaiono gli insetti»
La strisciante moria degli insetti preoccupa la popolazione svizzera. Nel giro di 100 giorni 165’512 persone hanno firmato la petizione «chiediamoci perché scompaiono gli insetti» lanciata dai Amici della Natura Svizzera, Dark-Sky Switzerland, dell’Unione Svizzera dei Contadini e da apisuisse. La petizione è stata consegnata questa mattina al Consiglio federale ed al Parlamento. Le associazioni implicati chiedono alle autorità federali di intervenire con urgenza sul tema. La Commissione dell’Ambiente del Consiglio nazionale dovrebbe occuparsene già della sua seduta di febbraio 2019.
Gli insetti sono una parte insostituibile del nostro ambiente. Molti di loro sono minacciati se non addirittura già estinti anche in Svizzera. Insieme agli insetti scompaiono anche gli animali che se ne nutrono. L’atlante svizzero degli uccelli nidificanti uscito in novembre mostra quanto siano drammatiche le conseguenze per gli uccelli insettivori. Oltre a minacciare molte specie di animali e di piante, la moria di insetti compromette anche una grande parte della produzione alimentare dell’uomo e dunque le basi stesse della nostra sopravvivenza. Nell’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e i politici all’urgenza di questo problema, il 4 settembre 2018 Amici della Natura Svizzera, Dark-Sky Switzerland, Unione svizzera dei contadini e l’associazione mantello degli apicoltori svizzeri apisuisse hanno lanciato la petizione «Chiediamoci perché scompaiono gli insetti».
La petizione chiede al Consiglio federale ed al Parlamento
- di voler informare scientificamente sulle ragioni e sulla portata della scomparsa degli insetti nelle varie regioni della Svizzera e di voler mettere tempestivamente a disposizione le risorse finanziarie sufficienti a questo scopo;
- di voler prontamente e coerentemente applicare i piani d’azione in materia di biodiversità, di salute delle api e di prodotti fitosanitari;
- di voler implementare nuove misure efficaci, ad esempio per sostenere spazi vitali più numerosi e per ridurre l’inquinamento luminoso;
- di voler informare la popolazione sull’inestimabile contributo dato dagli insetti alla protezione dell’ecosistema e al benessere dell’umanità.
La petizione ha trovato una grande eco nella popolazione tanto che in 100 giorni sono state raccolte 165’512 firme facendola diventare una delle petizioni di maggior successo in Svizzera. Un importante contributo lo hanno dato anche quelle persone che, al di fuori delle organizzazioni coinvolte e dei politici, di propria iniziativa si sono dedicate alla raccolta di firme. Il massiccio sostegno tributato alla petizione testimonia che alla popolazione preme che il problema sia affrontato con determinazione.
Altri sostenitori:
Le organizzazioni implicati hanno consegnato questa mattina 13 dicembre le firme raccolte in presenza di numerosi Consiglieri nazionali e agli Stati. Chiedono un’azione rapida ed efficace per contrastare la moria di insetti con il coinvolgimento di tutti gli interessati. La Commissione dell’Ambiente del Consiglio nazionale dovrebbe occuparsene già della sua seduta di febbraio 2019.
Italia/Padova Oggi – Le luci del negozio oscurano le stelle: a Padova la prima multa per inquinamento luminoso
„Pesante sanzione per il titolare di una rivendita di automobili, sanzionato dopo aver ignorato gli avvertimenti di Arpav. É la prima multa del genere emessa in Veneto“
La vicenda
Nei giorni scorsi il titolare di una rivendita di auto padovana ha ricevuto dai vigili urbani una multa di 1715 euro per non aver adeguato a norma di legge l’illuminazione esterna. I cinque proiettori illuminavano non solo il piazzale, ma parte dei raggi finiva verso l’alto, contravvenendo alla legge regionale del 2009 per il contenimento dell’inquinamento luminoso. Dopo la segnalazione, a maggio i tecnici Arpav avevano fatto un sopralluogo e avvisato il gestore di mettersi in regola entro 90 giorni. Indicazione ignorata, tanto che il 27 novembre la polizia locale ha trovato la situazione invariata procedendo con la sanzione. 343 euro per ciascun faro, 1715 in totale, oltre all’obbligo di adeguare l’impianto.13