Misurazione dell’inquinamento luminoso in Ticino

Per meglio documentare la nostra situazione abbiamo voluto effettuare delle misure dell’inquinamento luminoso in alcune zone del Ticino.

timisuara_fd225234dfL’idea è di eseguire delle foto del cielo e di affiancarle con delle misure della brillanza del cielo. Le misure sono state eseguite in diverse zone del cantone cercando zone con emissioni luminose diverse. Abbiamo eseguito le misure partendo dal punto più buio del Ticino (il passo del Lucomagno) fino ad arrivare a Chiasso dove il cielo soffre nettamente delle emissioni lombarde.

Le zone scelte sono indicate da un punto nero (numerato) sulla mappa ticinese.

Le fotografie sono state eseguite con un obbiettivo fish-eye. Esso permette di effettuare delle fotografie grandangolari sferiche e quindi, in uno scatto è possibile riprendere una semisfera contenente tutto il cielo visibile in quel momento, dando la possibilità di confrontare visivamente foto effettuate in luoghi diversi.

2005-10_04-bellinzona-crop-cardi_08La seconda misura che abbiamo effettuato in tutti i luoghi scelti avviene tramite un apparecchio messo recentemente in commercio da un’azienda Canadese (www.unihedron.com) lo Sky Quality Meter (SQM). Questo apparecchio permette di misurare la brillanza del cielo in modo molto semplice. Prima dell’arrivo di questo apparecchio questo tipo di misurazione richiedeva tecniche abbastanza complesse. Per esprimere la brillanza si utilizza la stessa scala di misura utilizzata per esprimere la luminosità delle stelle, pianeti o di altri oggetti celesti: la magnitudine apparente. Essa esprime la luminosità apparente, senza quindi prendere in considerazione la distanza dell’oggetto.

Le foto e le misure lo confermano, i centri cittadini e le località adiacenti risultano aver perso completamente l’oscurità. Anche nelle zone più buie si può scorgere il bagliore cittadino, anche se a chilometri di distanza; in Svizzera risulta impossibile trovare un luogo scuro al naturale. Le misure mostrano che Biasca è 2,4 volte più luminosa del Lucomagno, Bellinzona 7 volte, Mendrisio 10 volte, Chiasso 15 volte e Lugano 24 volte.

Tutti i dettagli

I risultati saranno pubblicati in un articolo nel numero di gennaio 2006 della rivista dell’associazione “Vivere la Montagna”.

 

RTSI – Rete 1 – Millevoci TIPI

Sono sempre più numerose le voci che si sollevano allarmate a denunciare l’eccessiva illuminazione notturna.

rete1_04In Svizzera non c’è più la notte è questa la constatazione sollevata dall’associazione Dark-Sky in occasione della sua assemblea annuale. Una situazione preoccupante non solo per i numerosi astrofili ed astronomi, sempre più impossibilitati ad osservare le stelle, ma anche per fauna, flora e ghiacciai. Per non parlare ovviamente dell’ingente spreco energetico che l’uso di illuminazioni eccessive può comportare. In altri paesi leggi in materia sono già state varate, mentre in Svizzera l’Ufficio federale dell’ambiente delle foreste e del paesaggio pare sia prossimo ad intervenire.

 

Svizzera: Più nessun luogo con il cielo completamente buio

STÄFA / L’interpretazione delle foto satellitari confermano, ciò che gli esperti già da tempo temevano: l’inquinamento luminoso in Svizzera è progredito, al punto che non esiste più un metro quadrato dal quale si possa vedere un cielo buio naturale. «Anche nel parco nazionale svizzero il cielo è pregiudicato dalla dispersione della luce delle zone circostanti», dice Philipp Heck, presidente della Dark-Sky Switzerland. In alcune zone della vicina Austria la situazione è leggermente migliore.

Lampade mal schermate e illuminazione inefficiente di stabili irradiano l’ambiente, sprecando una grande parte della luce. Illuminano così fortemente il cielo notturno che anche gli spazi naturali lontani restano colpiti.

Non è soltanto l’equilibrio della flora e della fauna che viene disturbato dall’inquinamento luminoso crescente. Anche l’organismo umano è sensibile alla mancanza di oscurità. Dark-Sky Switzerland sta cercando già dal 1996, con misure di prevenzione, di attirare l’attenzione, consigliando gli illuminotecnici, gli architetti come pure la popolazione ai quali l’inquinamento luminoso è ancora largamente sconosciuto.
Leggenda dell’immagine:

La nuova mappa dell’inquinamento luminoso in Svizzera: le zone colorate di rosso e di giallo sono fortemente inquinate. Anche nelle zone più scure non esiste più un metro quandrato di cielo scuro naturale. La mappa mostra la diffusione dell’inquinamento luminoso, essa rappresenta la perdita di luminosttà delle stelle. Questo lavoro si basa sullo studio di Pierantonio Cinzano, egli ha infatti elaborato le fotografie satellitari tenendo conto della dispersione della luce nell’atmosfera. La mappa rappresenta lo stato nel 1998. Le lampade mal schermate generano la dispersione della luce che è responsabile dello sbiancamento del cielo.

Inquinamento Luminoso in Svizzera

Elaborazione mappa: Dark-Sky Switzerland, Stefano Klett

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