Incontro con il Cosigliere di Stato Marco Borradori

borradori_01Il Consigliere di Stato Marco Borradori ha accolto positivamente la richiesta d’incontro da noi inoltrata. Infatti in data 11 settembre abbiamo incontrato il Consigliere di Stato con una delegazione di suoi collaboratori che rappresentavano le varie aree di competenza (divisione ambiente, ufficio natura e paesaggio, ufficio domande di costruzione, protezione aria e acqua e suolo, servizi generali del dipartimento del territorio)

Il Gran Consigliere Francesco Cavalli, che ci ha rappresentato in una mozione ed un’interrogazione al Gran Consiglio ticinese, ha aperto la seduta presentando in grandi linee la problematica dell’inquinamento luminoso. Il sottoscritto ha invece avuto la possibilità di presentare i dettagli del problema e quindi descrivere i disagi alla natura, all’uomo e alla scienza di tale problema.

Durante l’incontro la delegazione ha dimostrato particolare interesse e sensibilità per l’argomento.

È nata quindi l’iniziativa da parte del direttore della divisione Ambiente Marcello Bernardi di creare un gruppo di lavoro per allestire una locandina informativa e per organizzare delle giornate di approfondimento per i comuni ticinesi, operatori del settore edilizio, in particolare architetti, aziende elettriche ed ulteriori cerchie interessate. In grandi linee si indicheranno le possibilità tecniche atte a utilizzare un’illuminazione sostenibile: limitazione delle emissioni, limiti orari, etc.

Per le installazioni dei cosiddetti Sky-Beamer la delegazione si è mostrata favorevole ad un divieto. Infatti senza una chiara indicazione da parte delle autorità queste installazioni potrebbero crescere a dismisura creando notevoli disagi.

» Dipartimento del Territorio

 

WWF – Tanta luce, molte ombre / Minor consumo d’energia, minore spesa!

wwf_01Il WWF lancia questo mese una nuova campagna per contenere l’inquinamento ambientale dovuto all’illuminazione. “In Svizzera la luce è responsabile del 15% dei consumi complessivi. Solo le abitazioni, utilizzando lumi e lampade più efficienti, potrebbero ridurre le emissioni di CO2 di circa 280’000 tonnellate; i comuni e i cantoni, con un’illuminazione pubblica più efficiente, ne elinemerebbero 60’000.”

“La luce artificiale può rappresentare un serio problema per gli animali. Senza la luna, le stelle o gli ultimi raggi del sole che tramonta gli uccelli migratori prendono come punto di riferimento le fonti luminose artificiali più forti, sbagliando direzione. Anche le tartarughe marine appena nate, indotte in errore dalla luce artificiale, si spostano verso l’interno anzichè raggiungere l’acqua. La luce nei luoghi e negli orari sbagliati ha effetti negativi anche sull’uomo. I lampioni stradali, ad esempio, rendono difficile l’addormentarsi e ciò può portare a disturbi del sonno e alterazioni del ritmo cardiaco.”

» 2006-09-06 WWF Licht 2006 (pdf)

» Sito del WWF

 

Un cielo sempre più illuminato

skybeamer3_da_arbedo_01A dispetto delle recenti raccomandazioni dell’Ufficio Federale dell’Ambiente, delle Foreste e del Paesaggio (UFAFP), si moltiplicano in Ticino le iniziative che infieriscono sullo stato gravemente contaminato del cielo notturno.

Il 17 giugno è stata inaugurata l’illuminazione del Motto della Croce in luce gialla al sodio sopra Bellinzona, a cui ha fatto immediato riscontro la mozione di Francesco Cavalli in GC in cui “si chiede al Consiglio di Stato di varare, in conformità con le raccomandazioni dell’UFAPF, misure atte a diminuire l’inquinamento luminoso, con precise indicazioni e anche normative che impediscano un uso esagerato della luce artificiale, specialmente nei casi in cui essa è palesemente superflua”. A peggiorare la già disastrata situazione del Bellinzonese e della Riviera, dal Garage Music di Castione è stato attivato uno Sky Beamer che rende quasi impossibile l’osservazione del cielo notturno. Come segnala Stefano Sposetti, vice presidente della SAT, “lo Sky Beamer funzionava già da alcuni giorni ma era puntato a Est verso la Val Mesolcina. Ora è stato diretto anche verso Nord. Inutile dire che era impossibile fare osservazioni astronomiche in un’area di cielo di circa il 50% attorno allo zenit. Il fascio, proveniente da Sud di Gnosca, illuminava anche l’Orsa Maggiore situata a Nord !“. L’uso di questi strumenti costituisce altresì un grave pericolo per il traffico aereo, ma purtroppo non esiste una legge federale che ne limiti l’abuso.

 

Interrogazione in Gran Consiglio – Illuminazione inopportuna al Motto della Croce

È stata presentata in Gran Consiglio dall’Onorevole Francesco Cavalli un’interrogazione riguardante l’illuminazione inopportuna al Motto della Croce. Infatti malgrado la pubblicazione delle direttive UFAFP e la Mozione presentata in precedenza il patriziato di Daro ha provveduto ad illuminare il Motto della Croce. Ricordo che il Motto della Croce si trova in mezzo al bosco in una zona naturale

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Interrogazione


numero 129.06
data 6 giugno 2006
presentata da Francesco Cavalli


Illuminazione inopportuna al Motto della Croce

Nei prossimi giorni sarà inaugurato l’impianto di illuminazione del Motto della Croce sopra Bellinzona, realizzato dal Patriziato di Daro. Si tratta dell’ennesimo inutile deturpamento del cielo notturno che sta diventando sempre meno visibile.

Anche l’Ufficio federale dell’ambiente ha pubblicato, nel dicembre 2005, uno studio molto dettagliato nel quale si formulano alcune raccomandazioni ai Cantoni proprio per limitare il proliferare delle illuminazioni palesemente non necessarie o che causano un aumento dell’inquinamento luminoso. L’impianto del Motto della Croce rientra senza dubbio in questa categoria.

Mi risulta che il Municipio di Bellinzona ha concesso la licenza di costruzione, senza porre nessuna condizione particolare, il 31 marzo 2006, ossia tre mesi dopo la pubblicazione delle raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente. Trattandosi di un impianto realizzato fuori zona edificabile avrebbe dovuto ottenere anche un’autorizzazione cantonale.

Ricordando che sul tema ho già inoltrato, lo scorso 23 gennaio 2006, una mozione, che spero possa venir evasa ancora prima della fine della corrente legislatura, sottopongo al Consiglio di Stato le seguenti domande:

1. per l’impianto di illuminazione del Motto della Croce è stata concessa un’autorizzazione cantonale? Quando e in che termini? Si è tenuto conto delle raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente?

2. Come mai per impianti di questo genere le concessioni sono date con tanta facilità senza mai tenere minimamente in considerazione anche il problema dell’inquinamento luminoso?

FRANCESCO CAVALLI

» Testo Interrogazione