CdT – In Ticino la situazione non è rosea

I nostri cieli sono inquinati. Non stiamo parlando di smog, ma di luce. Di notte, infatti, le molte fonti luminose presenti sul territorio ticinese assorbono quella delle stelle, rendendo il cielo meno visibile. Capita addirittura che alcuni adulti, visitando un osservatorio, scoprano di non aver mai visto prima la Via Lattea e, come rileva il presidente de Le Pleiadi, Gilberto Luvini, « è grave se si pensa che non abitano nel centro di una grande città ».

cdt_09In Svizzera, l’associazione Dark-Sky si occupa di monitorare l’inquinamento luminoso. « A livello cantonale la situazione non è rosea – dice Stefano Klett, responsabile della sezione ticinese – poiché le luci, nel nostro ambiente, si moltiplicano. Questo inquinamento è peggiorato negli ultimi dieci anni. I punti maggiormente esposti, naturalmente, sono quelli legati ai grossi agglomerati urbani del Luganese, Bellinzonese, Mendrisiotto e Locarnese ». Tuttavia, prosegue Klett, «alcuni Comuni si sono attivati – o si stanno attivando – per un rispetto ambientale anche in quest’ambito. È il caso di Coldrerio, Castel San Pietro, Mendrisio e Balerna.

Un aspetto positivo, che non riflette però la situazione generale del Cantone». L’inquinamento luminoso non tocca solamente l’aspetto scientifico legato allo studio degli astri, «ma coinvolge anche fattori culturali, emotivi e, più classicamente, ambientali.

Anche il cielo fa parte di ciò che ci circonda». Klett ricorda che le fonti di luci sono importanti, certo, ma dovrebbero essere orientate in modo corretto per evitare che diventino invadenti. «In caso contrario, non solo vegetazione e animali ne risentono, ma anche l’uomo. È scientificamente provato che la luce influisce sulla produzione di melatonina: ed è stato constatato che esiste una correlazione tra l’illuminazione e la comparsa del cancro al seno». Attualmente, per godere appieno del cielo stellato, bisogna salire in quota. E in montagna, «anche se non bisogna allarmarsi, c’è la tendenza ad illuminare sempre più case o beni pubblici, come le chiese».

2008-07-30 Corriere del Ticino

 

eXtra – Chi si è preso le stelle?

Dov’è finito il firmamento? Illuminare il nulla: sembra demenziale, ma così è. Perchè 40 per cento della luce artificiale notturna viene <<sparata>> verso il cielo. Uno spreco assurdo do energia.

extra_6478686b27_01E unna fregatura per chi vuole ammirare le stelle. Però, in mancanza di una legge cantonale, alcuni Comuni prendono provvedimenti.

“Seconda stella a destra, questo è il cammino…”. Già, a trovarla, però, la seconda stella a destra. Alzi gli occhi al cielo e sei fortunato se a malapena vedi Venere, basso sull’orizzonte. Perché c’è il lampione che ti frega, o quelle tremende bocce nel giardino del vicino, e pure quell’assurdo riflettore “sparato” tutta la notte sulla facciata del capannone.

Accesi tutta la notte, per la gioia… di chi? Non si capisce. Certo non degli astrofili, che vorrebbero poter godere del firmamento.

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LaRegione: Un’ordinanza… illuminata

Dopo Coldrerio anche Castel San Pietro fissa delle regole contro l’inquinamento luminoso

image_2_03Spegnete quelle luci. Castel San Pietro ha deciso di girare davvero l’interruttore. E di dare così battaglia all’inquinamento luminoso. Il Municipio ha raccolto l’invito lanciato alla fine del 2007 da un consigliere comunale, Giorgio Falconi (Ppd). E detto, fatto nei giorni scorsi ha messo nero su bianco la sua volontà in un’ordinanza municipale. Ordinanza che da luglio fisserà regole, divieti e sanzioni.

L’esempio di Coldrerio, insomma, ha fatto scuola. E mentre chi ha aperto la via si prepara già ad allestire un vero e proprio Piano della luce, a meditare sulla necessità di… accendere il risparmio oggi ci sono anche Mendrisio (che si appresta a fare altrettanto) e Balerna, sollecitata di recente a prendere provvedimenti da una mozione dei Verdi.

« La problematica dell’inquinamento luminoso – motiva l’autorità di Castello – sta diventando sempre più un tema meritevole di attenzione » . A fornire gli strumenti per agi-re, del resto, ci sono leggi e norme a livello federale. L’obiettivo dichiarato è quindi quello di « prevenire l’uso di illuminazioni moleste e dirette verso spazi dove l’illuminazione non è necessaria ». A doversi adeguare saranno i proprietari privati (ma pure i gestori e i responsabili) e pubblici di edi- fici e impianti.

L’ordinanza, si specifica, non toccherà l’illuminazione stradale, il Municipio però, si assicura, si impegnerà a rispettarla al meglio. Dal prossimo 10 luglio quindi (ricorsi al Consiglio di Stato permettendo) non si potranno posare installazioni di show luminosi o skybeamer, né indirizzare verso il cielo fasci di luce fissi o roteanti. Queste ideazioni, precisa l’Esecutivo, « rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica, la protezione dell’ambiente e ostacolano anche il regolare traffico aereo ».

Non solo: per essere ligi alle nuove disposizioni, luci e insegne pubblicitarie dovranno essere spente dalle 24 alle 6 del mattino. Spetterà all’autorità concedere deroghe ed esaminare progetti. L’amministrazione si riserverà di effettuare dei controlli per misurare la diligenza dei propri cittadini. E per chi infrangerà le regole? È prevista una multa fino a mille franchi. Insomma, meglio adeguarsi. RED.

2008-06-27 LaRegione

 

LaRegione – Mendrisio spegne le luci di… troppo

Cento misure e un’ordinanza cadenzeranno la futura politica energetica globale del Comune

laregione_08Per due volte ‘ Città dell’e­nergia’, Mendrisio non pote­va essere da meno della sua nomea. Il Municipio ha quin­di preso una decisione: met­terà in campo una politica energetica globale. Lo farà in cento misure e un’ordinanza. E sotto i riflettori questa vol­ta ci finirà l’inquinamento lu­minoso.

La via… rischiarata da Col­drerio, pioniere in questo am­bito, sta facendo breccia nel Mendrisiotto. E anche il capo­luogo intende ribadire il pro­prio impegno a favore di un futuro più ecosostenibile. A cominciare proprio da lampio­ni e insegne al neon. Le richie­ste avanzate nei mesi scorsi da Insieme a sinistra, per voce di Franco Lurà, hanno dunque trovato terreno fertile.

L’idea di pensare ad una strategia a trecentosessanta gradi e al passo con i tempi è stata abbracciata in toto dal­l’autorità comunale. L’Esecu­tivo si è consultato con la Commissione energia e am­biente e si è convinto che un piano generale oggi è necessa­rio. Si agirà, come ha confer­mato lunedì sera il sindaco Carlo Croci davanti al Consi­glio comunale, su due fronti: quello interno all’ammini­strazione, nel settore degli sta­bili pubblici – « da subito si sono promosse delle direttive per attenuare la notte l’illumi­nazione stradale » –; e quello ‘ esterno’. « Abbiamo chiesto alla Commissione di allestire un’ordinanza e quindi un rego­lamento per disciplinare e con­tenere le emissioni luminose » ha precisato il sindaco.

Una linea che, come inse­gna l’esperienza condotta a Coldrerio – Comune che sta già immaginando un Piano della luce –, si può rivelare pa­gante. Ma non ci si fermerà qui. Nel segno della politica energetica, la Commissione ad hoc ha preparato un dos­sier puntuale. « Il documento – ha anticipato Croci – conterrà un centinaio di misure che sa­ranno proposte dal Municipio e pubblicate nel prossimo pre­ventivo 2009 » . D.C.

2008-05-29 LaRegione

 

TIO – Mendrisio – Inquinamento luminoso: anche il Borgo spegnerà le sue luci

MENDRISIO – Ancora una volta Mendrisio si conferma ‘Città dell’energia’. Sulla scia del suo precursore Coldrerio, anche il Borgo ha infatti deciso di mettere in atto una politica energetica globale, e in primo piano vi sarà la lotta all’inquinamento luminoso.

20080415_080405_buio_home_01Rispondendo ad un’interpellanza di Franco Lurà, infatti, il sindaco Carlo Croci ha spiegato che la Commissione energia e ambiente del Comune sta preparando, da inserire nel Preventivo 2009, un documento contenente un centinaio di misure che puntano al risparmio energetico.

Si agirà, in sostanza, su due fronti: quello interno all’amministrazione, nel settore degli stabili pubblici e quello esterno. Il tutto in quanto l’Esecutivo di Mendrisio sostiene che “un piano energetico generale oggi è necessario”.

TIO News

 

 

 

 

 

CdT – Inquinamento luminoso, Alp Transit e politica energetica

Mendrisio si è visto di recente confermato il marchio «Città del­l’energia», per cui proseguendo su questa linea ha in serbo altre novi­tà. Rispondendo ad un’interpel­lanza di Franco Lurà ( IS), il sinda­co Carlo Croci ha annunciato che di concerto con la Commissione energia e ambiente è stato allesti­to un rapport­o contenente un cen­tinaio di misure di risparmio ener­getico che saranno inserite nel pre­ventivo 2009

cdt_09Intanto, comunque, il Comune si è già attivato con la ri­duzione della potenza dell’illumi­nazione pubblica notturna e, so­prattutto, con la prossima emana­zione di un regolamento riguar­dante l’inquinamento luminoso.

Sempre il sindaco, sollecitato da un’interpellanza di Nicola Rezzo­nico (PLR), ha ricordato come non esista tuttora chiarezza sul passag­gio di Alp Transit a sud di Lugano. Ci sono quattro ipotesi di traccia­to attraverso il nostro distretto al vaglio degli esperti. Il Cantone ne dovrebbe sapere di più entro fine anno, per poi informare le autori­tà locali. Per ora, ha aggiungo Cro­ci, nessun Comune è stato coinvol­to. Si presume comunque che il percorso a sud di Lugano non sarà una realtà prima del 2030.

Da segnalare anche un’interpel­lanza di carattere viario. Rispon­dendo a Milena Garobbio (IS), il municipale Silvio Pestelacci ha annunciato che la polizia comu­nale farà una­mappa delle zone re­sidenziali dove eventualmente in­trodurre il limite di 30 km/h, ma si tratterà di verificare caso per caso, secondo criteri di sicurezza.

Infine, il leghista Massimiliano Robbiani ha inoltrato due mozio­ni, demandate alla Commissione delle petizioni. Con la prima vuo­le­proibire lo stazionamento di no­madi nel Comune, alla luce anche di episodi poco chiari; con la se­conda pretende l’introduzione del voto segreto in CC in materia di do­mande di naturalizzazione.

2008-05-29 Corriere del Ticino