Oggiscienza: Merli fotosensibili

L’articolo presenta uno studio del “Max Planck Institute for Ornithology” sulle importanti conseguenze che l’inquinamento luminoso può avere sulle popolazioni naturali adattate agli ambienti altamente antropizzati.

merli-777px-solsortCRONACA – La principale informazione ambientale utilizzata dagli organismi, a tutti i livelli trofici, per regolare le proprie attività annuali e/o gli stadi vitali è la variazione stagionale del fotoperiodo (la variazione delle ore di luce giornaliere). Ma cosa accade a quegli organismi che vivono negli ambienti antropici in cui l’illuminazione artificiale notturna è estremamente diffusa? E’ possibile che l’inquinamento luminoso possa influenzare la loro biologia?

A quanto pare, almeno per alcuni uccelli, la risposta è affermativa. Un gruppo di ricercatori del Max Planck Institute for Ornithology ha applicato sul corpo di diversi individui di merlo (Turdus merula) un dispositivo produttore di luce, che simulava la presenza di illuminazione artificiale notturna. Dai risultati, pubblicati sui Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences emerge che i maschi soggetti all’illuminazione notturna sviluppano le gonadi circa un mese prima degli individui che trascorrono la notte al buio. Inoltre, si osserva l’incremento medio del testosterone nel sangue e un’alterazione delle attività canore giornaliere. Insomma, i risultati indicano inequivocabilmente che gli uccelli esposti alla luce notturna si predispongono fisiologicamente alla riproduzione in tempi più rapidi rispetto alle popolazioni selvatiche. A conferma di ciò, infine, anche la data della muta, che avviene al termine della stagione riproduttiva, viene considerevolmente anticipata.

Non solo quindi inquinamento atmosferico, inquinamento delle acque e inquinamento acustico, ma anche l’inquinamento luminoso potrebbe avere conseguenze importanti sulle popolazioni naturali adattate agli ambienti altamente antropizzati.

Meno chiari sono invece i meccanismi prossimi che hanno causato queste alterazioni fisiologiche così rilevanti: le luci artificiali, sostengono i ricercatori, potrebbero aver modificato la percezione del fotoperiodo da parte dell’organismo oppure potrebbero aver garantito loro la possibilità di cacciare anche di notte, e quindi consentendo loro di acquisire le energie necessarie alla riproduzione in tempi più rapidi.

Davide Dominoni, Michael Quetting and Jesko Partecke. Artificial light at night advances avian reproductive physiology. Proceedings of the Royal Society Series B, February 13, 2013

Link
http://oggiscienza.it/2013/03/06/merli-fotosensibili/

 

Norma SIA 491: SN 586 491 SIA 491:2013

Dark-Sky Switzerland considera la norma SIA 491 come pietra miliare nella questione della prevenzione delle emissioni di luce esterne inutili (così anche il nome della norma).

Il testo della norma può essere richiesto (a pagamento) alla SIA in tedesco, francese e italiano.

La norma si applica alla luce artificiale, dall’ultravioletto all’infrarosso (dunque essenzialmente alla luce visibile), soprattutto negli spazi esterni ma anche alla luce che dall’interno irradia verso l’esterno.

Non trova applicazione per le luci segnaletiche degli aeroporti, dei porti e delle arterie di traffico.

La norma distingue tra la luce accesa a fini di sicurezza e luce istallata a scopo pubblicitario o decorativo/creativo. Queste ultime sottostanno alle regole della quiete notturna e, se non usate, devono essere spente tra le 22 e le 6.

Il Tribunale federale si è già basato sulla norma in alcune controversie e ha deciso che la quiete notturna, dalle 22 alle 6, è nell’interesse pubblico. Per questo noi la riteniamo vincolante.

Raccomandiamo di dichiarare vincolante la norma SIA 491:2013 come base per la progettazione di tutte le illuminazioni esterne in occasione della revisione delle ordinanze di costruzione e pianificazione del territorio. Gli orari che sottostanno alla quiete notturna possono essere iscritti nei regolamenti di polizia alla stregua delle regole per la protezione fonica.

Il Consiglio federale propone misure contro le emissioni luminose

Berna, 13.02.2013 – Negli ultimi anni è stato registrato un forte aumento della luce artificiale nell’ambiente. Questa fonte luminosa può causare notevoli disturbi alla fauna notturna e, in misura crescente, anche al benessere della popolazione. Il 13 febbraio 2013, il Consiglio federale ha approvato il rapporto relativo all’impatto della luce artificiale sulla diversità delle specie e gli esseri umani, rispondendo in tal modo a un postulato depositato nel 2009. Nel rapporto, il Consiglio federale propone di adeguare la legislazione e di intensificare la ricerca nel campo delle emissioni luminose.

2010_bundeshausNegli ultimi vent’anni, le emissioni luminose sono aumentate del 70 per cento. La luce artificiale può arrecare notevole disturbo agli habitat della fauna notturna. Ne consegue, ad esempio che gli uccelli migratori perdano il loro senso di orientamento, gli insetti vengano inceneriti e i pipistrelli siano scacciati dai loro quartieri diurni. Particolarmente sensibili sono le zone protette quali i biotopi d’importanza nazionale o le riserve di uccelli acquatici e migratori.

La luce artificiale notturna e la luce solare riflessa, ad esempio, da pareti vetrate, rivestimenti metallici o impianti fotovoltaici possono infastidire l’uomo. Le fonti luminose nell’ambiente illuminano inoltre gli spazi interni causando disturbi del sonno.

L’avvento dei diodi a emissioni luminose (LED) ha aperto una nuova era nella tecnologia di illuminazione. Questo genere di lampadine può contribuire a ridurre le emissioni luminose indesiderate in quanto possono essere orientate in modo più mirato e la loro intensità regolata più facilmente rispetto alle illuminazioni utilizzate fino ad allora.

Il 13 febbraio 2013, il Consiglio federale ha approvato il rapporto relativo all’impatto della luce artificiale sulla diversità delle specie e gli esseri umani, rispondendo in tal modo al postulato 09.3285 depositato nel 2009 dalla Consigliera nazionale Tiana Angelina Moser (Verdi liberali, ZH).

Nel rapporto, il Consiglio federale propone delle misure di gestione delle emissioni luminose. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) deve quindi verificare se è possibile completare l’ordinanza sulla protezione della natura e del paesaggio (OPN) con una disposizione che garantirebbe la protezione delle specie e degli habitat in relazione agli impianti di illuminazione fissi e mobili.

In base ai criteri menzionati nella legge sulla protezione dell’ambiente, il DATEC e il DFGP devono inoltre elaborare dei parametri che consentano di valutare il grado di dannosità della luce artificiale nell’ambiente per l’uomo. Tali parametri, voluti dai Cantoni, e un aiuto all’esecuzione aggiornato dovrebbero consentire agli attori interessati di considerare la protezione dell’uomo e dell’ambiente già in sede di pianificazione degli impianti di illuminazione.

 

Occhio alla luce

È stato pubblicato il primo numero del 2013 di “occhio alla luce”, la newsletter di Dark-Sky Switzerland Sezione Ticino.

Editoriale

occhioallaluce-15-06Cara lettrice, caro lettore,

dobbiamo semplicemente accettare l’inquinamento luminoso oppure possiamo fare qualcosa per contrastarlo?

Questa edizione di „Occhio alla luce“ risponde alla domanda in modo efficace e, grazie all’esempio di tre donne coraggiose e intraprendenti, mostra come ci si può difendere e come Dark-Sky Switzerland può aiutarvi.

Inoltre, potrà leggere un’avvincente intervista al progettista illuminotecnico Mario Rechsteiner che ha già dimostrato diverse volte che il design con la luce artificiale non è necessariamente in contrasto con le istanze di Dark-Sky Switzerland. Potrà leggere uno di questi esempi nell’articolo sul „Plan Lumière“ di Lucerna di cui egli ha curato il piano direttore.

Accanto ad altri interessanti contributi voglio sottolineare qui il nostro appello per la ricerca di membri del Comitato. Abbiamo urgente bisogno di collaboratori attivi perché solo così possiamo essere efficaci nella nostra battaglia contro l’inquinamento luminoso.

Troverà ulteriori informazioni sulla nostra homepage.

Sarei felice di trovare la Sua risposta.

Cordialmente,

Marcus S. Klingler,

Presidente di Dark-Sky Switzerland

2013-06 Occhio alla Luce (pdf)

 

ProNatura Ticino: Buio

Pro Natura Ticino dedica il numero invernale della sua Rivista al buio. Su questo numero vengono infatti esplorati diversi aspetti inerenti al buio.

Editoriale: Ricordi di notti buie

pronatura-logotiilbuioQuando ero piccolo, tornando a casa durante le serate buie della stagione fredda, avevo sempre paura. La luce fioca dei pochi lampioni di Coldrerio non bastava certo a rassicurarmi. Cercavo di farmi compagnia fischiettando, coprendo così tutti quei rumori che sentivo al margine della strada, dietro il casolare, dentro la siepe. Ogni scricchiolio, fruscio, cigolio, o peggio ancora calpestio, mi faceva sentire il cuore in gola. Ogni rumore, anche il più piccolo, veniva gonfiato dal mio immaginario: il bisbiglio di un fantasma? Il sospiro di un uomo senza volto? Il latrato di qualche cane rabbioso? Dietro ogni angolo buio sembrava nascondersi una qualche creatura tratta dai racconti di Joanne Rowling, la scrittrice di Harry Potter. Ora sono grande, mi capita ancora di rincasare la sera a piedi, ma non ho più paura, anche perché molte volte non mi rendo nemmeno conto che sia notte: sulle strade di Coldrerio, malgrado l’Ordinanza contro l’inquinamento luminoso, si potrebbe giocare alle carte. Dicono che l’illuminazione delle strade a giorno è necessaria per la sicurezza. Eh sì, la sicurezza …, ora in suo nome ci riempiono la notte con la luce, il giorno con il fracasso, le montagne con i secondi tunnel, tutto, dicono, per farci sentire più sicuri! Ma più sicuri rispetto a cosa? A quali costi? A volte rimpiango la magia di quelle paurose notti buie della mia infanzia.

Claudio Valsangiacomo

In allegato la rivista completa.

2013-01-08 ProNatura Rivista 35 (pdf)

www.pronatura-ti.ch