LE LETTERE: Ridateci le stelle

Ho sempre provato una grande ammirazioneper le conoscenze che le anticheciviltà (Egizi, Mesopotamici, Greci,Arabi, Maya, Celti ed altri ancora) eranoriuscite a ottenere in campo astronomico,pur non disponendo di particolaristrumenti ottici (cannocchiali otelescopi). Avevano però un vantaggionon indifferente: a quel tempo la voltaceleste non era inquinata né da smog, né tantomeno dalle luci artificiali.

laregione_08Oggi l’osservazione del cielo notturnoad occhio nudo è praticamente impossibilese non in zone desertiche o adalta quota. Si stima che nei Paesi occidentali,a causa dell’inquinamento luminoso,il 95% della popolazione mondialeviva sotto un cielo notturno disturbato.Non parliamo poi del periodonatalizio, quando enti pubblici eprivati fanno a gara a chi illumina dipiù strade, piazze e edifici, spesso anchecon soluzioni esteticamente discutibili.L’inquinamento luminoso è perciò unproblema di attualità, anche se alcunilo sottovalutano o ne negano persinol’esistenza. A chi la pensa così va precisatoche l’illuminazione eccessiva nonè nemica unicamente degli astronomima, come dimostrato da numerose ricerchescientifiche, essa è pure nocivaper la fauna notturna, per la flora e ancheper l’essere umano, provocando, adesempio, disturbi del sonno (vedi ‘laRegione’del 3 marzo, pag. 32).Il problema è ben presente pure in Ticino,nonostante che nel 2007 l’Autoritàpolitica, sollecitata dall’associazioneDark-Sky e da atti parlamentari, abbiaemanato le “Linee guida per la prevenzionedell’inquinamento luminoso”. Inesse vengono proposte opportune indicazionisulle modalità di illuminazioneesterna e sugli accorgimenti da adottareper inquinare meno. Un passo quindinella giusta direzione ma ancora insufficientein quanto queste “Linee guida”,non avendo forza di legge, possono esserefacilmente aggirate.Paradossalmente un ulteriore problemasi sta profilando con l’introduzioneprogressiva di nuove tecnologie (Led esimili) che consentono di ridurre drasticamenteil consumo energetico dellelampade. Ottima cosa, a condizione chenon se ne deduca il falso teorema secondocui con il risparmio energetico sipossa illuminare di più. Sarebbe un graveerrore ma ho l’impressione che qualcunoci sia già cascato, in quanto è appuratoche l’illuminazione esterna, soprattuttonei centri urbani, continua adaumentare.A scanso di equivoci, ben venga il rifacimentodelle illuminazioni pubbliche eprivate con l’adozione di tecnologie abasso consumo, abbinato però al rispettodelle “Linee guida” ed evitando nelmodo più assoluto di aumentare laquantità di luce, anzi, se possibile, diminuendola.Non dimentichiamo unaverità assiomatica: la lampada che consumameno è quella spenta!E allora, visto che, grazie all’impegnoper il risparmio energetico, molti nostriComuni puntano lodevolmente a ottenere(se non l’hanno già ottenuto) il label “Città dell’energia”, sarebbe auspicabileche si approfitti dell’occasioneper emanare anche norme vincolantiper limitare l’inquinamento luminoso. Francesco Cavalli, Terre di Pedemonte

2016-03-11 LaRegione (pdf)

 

Interessante serata di Dark-Sky in Ticino

Si è svolta con successo la serata pubblica organizzata dai comuni Cugnasco-Gerra, Gambarogno, Gordola, Lavertezzo e Tenero-Contra sull’inquinamento luminoso, avvenuta lo scorso 26 novembre a Cugnasco?

2015-12-img_4126-p2015-12-img_4093-pTra il pubblico erano presenti autorità dei comuni della Regione.

I relatori hanno catturato l’attenzione nel delineare le maggiori problematiche sull’inquinamento luminoso.

Ce’rano varie competenze a confronto: la biologa Marzia Mattei-Roesli, il vicepresidente di Dark-Sky Switzerland Stefano Klett e il funzionario cantonale Sergio Kraschitz. Numerose domande sono sorte tra il pubblico soddisfatte dalle risposte degli esperti in un costruttivo confronto.

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2015-12-img_4108-p 2015-12-img_4113-p 2015-12-img_4114-p 2015-12-img_4124-p

 

RSI La UNO: Luci natalizie, tra consumi e illuminazioni da… Las Vegas Con Antonio Bolzani

Le strade, i giardini e i balconi sono pieni di illuminazioni natalizie: ghirlande luminose, stelle, fiocchi di neve, cascate di lucine e ancora renne, babbi natali luminosi e altre varie luminarie che si accendono e si spengono in continuazione.

2015_addobbi_natalizi__luminarie__casa__natale__luce_natalizia__illuminato__luce_stradale__ambientazione_esterna__decorare_Gli addobbi natalizi si trovano in un’infinità di varianti e per tutte le esigenze. In certi casi sembra quasi di essere a Las Vegas… tanto sono pacchiane, esagerate e sgarcianti le illuminazioni. L’Agenzia Svizzera per l’efficienza energetica (S.A.F.E.) ha calcolato che nelle case, nei negozi e nei locali dell’amministrazione pubblica le luci di Natale consumeranno circa 100 milioni di chilowattora (kWh). Il che equivale a quasi il 2% del consumo di corrente del mese di dicembre e allo 0,15% dell’intero consumo di elettricità della Svizzera. Ma quanto consumano in realtà le luci natalizie? Sempre più spesso le lucine funzionano a LED e quindi consumano meno corrente, non si surriscaldano e durano molto a lungo. Una bella differenza! Una catena luminosa tradizionale a incandescenza consuma 30 watt circa, mentre la stessa catena a LED solo 3 watt. È vero che i prodotti a LED sono un po’ più cari, ma consumano fino a dieci volte di meno. Tanto per rendere l’idea, durante tutto il periodo natalizio, una decorazione a LED consuma meno corrente di quanta ne richiede la preparazione dell’arrosto di Natale. Ma in realtà, quanto fanno risparmiare le catene luminose a led? Le catene di luci a LED consumano fino a 10 volte meno delle lampadine alogene o a incandescenza tradizionali e inoltre durano molto di più e non si surriscaldano. Il consumo di corrente di tutti i prodotti dovrebbe essere indicato sulla confezione. Se volete creare una bella atmosfera calda, perfetta per il clima natalizio, scegliete decorazioni sulla cui confezione è riportata la scritta “luce bianca calda”. Come posso ridurre il consumo di corrente? Con un temporizzatore automatico, che rende tutto più pratico e riduce notevolmente il consumo di corrente. Basta regolarlo in modo tale che faccia accendere le lucine all’imbrunire e le faccia spegnere dopo la mezzanotte. A che cosa devo fare attenzione quando acquisto delle decorazioni luminose? L’Ispettorato federale degli impianti a corrente forte ESTI consiglia di fare attenzione ai marchi di controllo che garantiscono che il prodotto è di qualità e a norma. Tra gli esempi di questi marchi troviamo il contrassegno di sicurezza S+ e i marchi TÜV e VDE. Le luci interne si possono usare anche fuori? Le normali luminarie natalizie per l’interno non possono essere adoperate all’esterno. All’aperto possono essere utilizzati soltanto prodotti certificati per tale uso. Questi prodotti devono avere un grado di protezione “IP 44” e devono essere obbligatoriamente collegati a un interruttore differenziale (FI). In più, la spina e l’alimentatore devono essere protetti dall’acqua, per esempio con una scatola isolante per collegamenti elettrici. Sulla tipologia di luci e lucine che è consigliabile acquistare, sui consumi e su come e perché evitare di accendere troppe… illuminazioni natalizie.

Ospiti:
Stefano Klett, coordinatore di Dark-Sky Switzerland Sezione Ticino
Giuseppina Togni, presidente dell’Agenzia Svizzera per l’efficienza energetica
Valter Marconi, portavoce di Manor Lugano

 

RSI: La Consulenza

Giovedì 26 novembre 2015: Inquinamento luminoso …ci hanno spento anche le stelle…

I Comuni di Cugnasco-Gerra, Gambarogno, Gordola, Lavertezzo e Tenero-Contra hanno il piacere di invitarvi alla serata pubblica:   Inquinamento luminoso …ci hanno spento anche le stelle… giovedì 26 novembre 2015 alle ore 20.00

2015_communi_immagine_1presso:

2015_prince_immagine_2Centro Professionale e Sociale
a Gerra Piano, Via Terricciuole 1

Apertura della serata

Saluto da parte delle Autorità comunali

Introduzione alla problematica:
Ladri di stelle! Chi ce le ha rubate? E come?

Relatore: Stefano Klett, Vice-Presidente Dark-Sky Switzerland

Aspetti biologici dell’alterazione del buio:
impatto dell’illuminazione notturna su fauna e flora

Relatore: Marzia Mattei-Roesli, Biologa,
responsabile del Centro protezione chirotteri Ticino

Linee guida cantonali:
come vengono applicate

Relatore: Sergio Kraschitz, collaboratore
scientifico della Sezione cantonale della protezione dell’aria dell’acqua e del suolo, Bellinzona

2015-11-26 Gerra Piano Inquinamento Luminoso (pdf)

 

LaRegione: E luce fu, in direzioni disperse

Città, parte dell’impianto di viale Stazione non segue le linee guida del Cantone contro l’inquinamento luminoso Le luminarie dirigono la luce verso l’alto sprecando energia. Christian Paglia: ‘Se sarà necessario si potranno regolare e adattare facilmente’.

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L’inaugurazione due settimane fa. Nello schema le indicazioni per evitare la dispersione di luce e d’energia TI-PRESS

Tecnologia Led che consente di cambiare colore e intensità in pochi istanti. Possibilità di realizzare scenari a tema. E per Halloween, lungo il viale Stazione di Bellinzona, sono previsti giochi di luce con l’illusione di un movimento a onde. Le nuove luminarie ‘a pavimento’ però non seguono le linee guida per la prevenzione dell’inquinamento luminoso. Non si tratta di norme vincolanti, ma piuttosto di raccomandazioni del Cantone. Il concetto base espresso nel documento è che la luce deve essere giustificata, la fonte non dev’essere fine a sé stessa ma orientata dall’alto verso il basso e minimizzata il più possibile con lo spegnimento o la diminuzione dell’intensità. Nelle raccomandazioni non viene indicata una tecnologia da prediligere. «Le linee guida danno delle indicazioni, dei principi atti a ottimizzare o minimizzare le emissioni di luce in funzione del bisogno che le stesse devono soddisfare. Il documento è stato concepito anche per sensibilizzare i Comuni, ma non essendo una legge o un’ordinanza non ha potere coercitivo, tuttavia l’auspicio è che nel limite del possibile venga seguito», rileva Sergio Kraschitz, della Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo del Cantone. Sezione che ha redatto le raccomandazioni riprendono in gran parte le direttive contro l’inquinamento luminoso emanate dall’Ufficio federale dell’ambiente. Nei giorni festivi, per abbellire il centro storico, vengono accese tutte le nuove luci di Viale Stazione: quelle delle panchine, delle piante e le luminarie a pavimento. Oltre a questo impianto nuovo sono stati messi anche dei lampioni che dirigono il fascio di luce verso il basso ed evitano lo spreco. «Le luminarie hanno la funzione di illuminare in maniera omogenea gli angoli bui che si formavano prima utilizzando soltanto i lampioni. La loro luce non è accecante, ma piuttosto soffusa», osserva Christian Paglia, capodicastero Opere pubbliche e ambiente. «Dato che si tratta di luci modulabili e regolabili, se ci dovessero essere problemi, si possono facilmente adattare a qualsiasi eventuale norma. E soltanto in certi periodi potremo dare un tocco più accentuato », aggiunge.

Una decina i Comuni più attenti

Le emissioni luminose superflue causano spreco energetico, arrecano disturbo a flora e fauna, al sonno dell’uomo e impediscono la visione del cielo stellato. La luce di una certa intensità, emessa in un determinato punto, può essere visibile fino a 50 chilometri di distanza. In Ticino alcuni Comuni hanno iniziato a chinarsi sulla questione. «Biasca, Mendrisio, Arbedo-Castione, Coldrerio, Morbio Inferiore, Taverne-Torricella, Sant’Antonino, Lumino e Caslano hanno, nell’ambito delle loro competenze, interpretato e codificato i principi delle linee guida contro l’inquinamento luminoso traducendoli in norme», spiega Kraschitz. Secondo Stefano Klett, fondatore della sezione Ticino della Dark-Sky Switzerland, associazione che si impegna nella riduzione dell’inquinamento luminoso, rispetto a oltre Gottardo in Ticino c’è però ancora poca considerazione del tema. «Bellinzona produce la stessa quantità di luce di una grande città come Lucerna, che ha però quattro volte il numero di abitanti», afferma. «È preoccupante che nemmeno con le nuove installazioni si rispettino le linee guida e le norme Sia». Nel 2013 la Sia (Società svizzera degli ingegneri e architetti) ha pubblicato una norma nella quale sono indicati i principi e le misure da attuare durante la progettazione di impianti d’illuminazione.

2015-10-24 LaRegione

 

Occhio alla Luce 2015: «L’inquinamento Luminoso non può più essere ignorato»

Il nuovo numero di “Occhio alla Luce” è disponibile e scaricabile qui

Editoriale

Cara lettrice, caro lettore,

2015_occhio_alla_luce_immagine_458la pressione sulla luce troppo luminosa sale piano ma costantemente.

Questo poiché da un lato dei comuni all’avanguardia prendono sul serio la questione dell’ inquinamento luminoso e hanno già previsto delle regole a riguardo nelle norme di pianificazione e negli Uffici preposti, come da noi auspicato da decenni. D’altro lato diverse organizzazioni ambientali (non solo Dark-Sky Switzerland) segnalano sempre più spesso situazioni problematiche e la loro voce viene maggiormente ascoltata dai media.

Non da ultimo ci sono sempre nuove ricerche il cui esito sostiene la nostra causa e che non possono semplicemente essere ignorate. Più di tutto mi fa piacere la collaborazione costruttiva all’interno del nostro comitato direttivo che ha permesso la pubblicazione della nuova locandina di Dark-Sky Switzerland. Le autorità locali possono ordinarla a poco prezzo e allegarla, per esempio, alle loro pubblicazioni informative. In questo modo la nostra informazione raggiunge un pubblico molto più vasto di quanto riusciremmo a fare con mezzi propri. Cittadini informati sono così più pronti, locandina alla mano, a interpellare sulla questione il loro vicino di casa che eccede con l’illuminazione esterna, piuttosto che a rassegnarsi. Forse il suo approccio positivo può portare comprensione e contribuire a risolvere la questione con buon senso e una stretta di mano tra buoni vicini.

Visto che la massima istanza protegge la notte buia nelle ore di quiete notturna, ci sono buone probabilità che in caso di disputa l’abbia vinta l’ambiente. Vi auguro notti serene.

Presidente Dark-Sky Switzerland
Lukas Schuler

Occhio alla Luce 2015