Presa di posizione di DarkSky Switzerland sul Babbo Natale più grande del mondo

Le proiezioni di luminose non appartiene al paesaggio naturale e protetto

Il paesaggio naturale e protetto trae la sua qualità proprio dal paesaggio e dall’habitat esistenti, la luce naturale ha il suo fascino.
I Rochers de Naye sono elencati nell’Inventario federale dei paesaggi protetti. È un errore se l’arte della luce è ancora permessa e tollerata ovunque.

Raccomandazioni per la prevenzione delle emissioni luminose dell’ufficio federale dell’ambiente:
L’impatto della luce riguarda sia gli esseri umani che la natura (lo spazio circostante e i paesaggi da proteggere, così come gli animali notturni).
L’illuminazione di oggetti naturali come le cime delle montagne modifica inoltre l’immagine notturna del paesaggio.
Simili illuminazioni sono problematiche, in particolare, all’interno di paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (IFP), di zone palustri d’importanza nazionale, nonché di zone protette e di biotopi degni di protezione. Per la conservazione intatta di un oggetto, la protezione auspicata nell’inventario deve essere pienamente garantita.
Gli impianti d’illuminazione fissi e mobili devono pertanto rispettare il principio della limitazione preventiva delle emissioni e non devono provocare effetti dannosi o molesti.

La foto originale:
Rochers de Naye du Sentier Crêt d’y Beau en hiver, 3.12.2023
Si prega di citare: DarkSky Switzerland (L. Schuler)

Anteprima La Falena 2023 – Elezioni federali: votate per l‘ambiente!

Nel 2021 la consigliera degli stati Céline Vara (Verdi) ha depositato una mozione che chiedeva al Consiglio federale di fissare in un‘ordinanza dei limiti giuridicamente vincolanti per limitare l‘inquinamento luminoso. Nello stesso anno il consigliere nazionale Christoph Clivaz (Verdi) chiedeva il divieto dell‘illuminazione notturna delle vetrine degli esercizi commerciali  e delle insegne pubblicitarie. La nostra associazione ha sostenuto le due mozioni che sono però state entrambe rigettate, con nostro grande dispiacere.

La politica dello struzzo

Nel caso della mozione di Céline Vara, la commissione dell‘ambiente incaricata di esaminarla ha giustificato il rifiuto di fissare dei limiti affermando che le conoscenze attuali non sono sufficienti. È triste che i rappresentanti del popolo giustifichino la loro mancanza d‘azione facendo leva sull‘assenza di certezze scientifiche. Tanto più che l‘inquinamento luminoso in Svizzera è in continuo aumento e che i suoi effetti negativi sono ben noti. Inoltre molti paesi hanno già previsto nelle loro legislazioni dei limiti per le emissioni di luce, per esempio degli orari di spegnimento. In Francia le pubblicità luminose devono essere spente di notte, tra la una e le sei del mattino.
Inoltre, in base al principio di precauzione (Costituzione svizzera art. 74, cpv.2, Legge sulla protezione dell‘ambiente art. 1 cpv.2) il governo deve prendere delle misure anche quando le prove scientifiche non sono assolute.

Su ecorating.ch puoi scoprire chi sono i candidati che hanno a cuore l’ambiente.

Déborah Sangsue

 

 

La natura ha bisogno di firme!

Una vasta alleanza di organizzazioni si sta battendo affinché il Consiglio degli Stati accolga il controprogetto indiretto all’Iniziativa biodiversità. La necessità di agire è dimostrata. Il controprogetto consente di salvaguardare le nostre risorse vitali minacciate senza perdere tempo. Ma sta per fallire perché la Commissione Ambiente del Consiglio degli Stati non lo sostiene. Firmate anche voi questo appello, perché una natura sana e diversificata è la base della nostra esistenza.

» firmare l’appello

Uccelli migratori

da Liliana Schönberger

Per ogni osservatore di uccelli la primavera e l’autunno sono stagioni molto interessanti. La migrazione stagionale degli uccelli è uno dei più straordinari fenomeni del pianeta, soprattutto se si pensa che in Europa la grande maggioranza degli uccelli intraprende il percorso migratorio durante la notte; già solo nei corridoi di migrazione alpini transitano ogni anno 200 milioni di uccelli.

Per gli uccelli che si spostano dai siti di nidificazione a quelli in cui svernare (migrazione autunnale) e dai siti invernali a quelli di nidificazione (migrazione primaverile), l’inquinamento luminoso costituisce una delle cause principali di mortalità diretta dovuta alle attività umane.

In condizioni meteorologiche sfavorevoli (quando i «cartelli indicatori» sono nascosti dalle nuvole o dalla nebbia), gli uccelli migratori sono costretti a volare a una quota più bassa, ciò che spesso causa collisioni mortali contro edifici intensamente illuminati nei centri urbani. Il fenomeno dell’attrazione degli uccelli verso la luce artificiale è già stato osservato nel 19esimo secolo, soprattutto riguardo alla luce dei fari e delle navi illuminate [1]. Queste osservazioni hanno permesso, ad esempio, di individuare le più importanti rotte migratorie [2, 3].

Gli effetti negativi della luce artificiale osservati sugli uccelli migratori sono definiti quasi sempre effetti di adescamento o di disorientamento. A seconda del loro tipo, questi effetti possono ripercuotersi direttamente sul tasso di mortalità, ma anche indirettamente, per esempio con un maggior consumo di energia durante il volo migratorio a causa del disorientamento e dei cambiamenti di percorso [5].

L’effetto più noto e maggiormente studiato della luce artificiale è quello di adescamento [4]. Durante la notte gli uccelli migratori utilizzano i corpi celesti come punti di riferimento per la navigazione e per mantenere la giusta rotta. Quando incontrano sorgenti di luce artificiale sul loro percorso, singoli (una nave nel mare, un pilone d’antenna), raggruppati (p. es. un parco eolico), o sotto forma di illuminazione estesa (una città, un agglomerato urbano), gli uccelli possono modificare la rotta di volo perché percepiscono erroneamente queste sorgenti luminose come stelle [6]. Questo effetto è particolarmente accentuato dalla presenza di nebbia, di nuvolosità densa o di pioggia [7-11], quando i corpi celesti non sono visibili e gli uccelli riducono la loro quota di volo. Nelle notti chiare di luna piena la forza di attrazione è nettamente inferiore [12]. Gli uccelli attratti dalle sorgenti di luce si scontrano con le strutture su cui sono installati i corpi luminosi, o vi girano attorno perdendo parte dell’energia necessaria al volo [13].

Un effetto disorientante interviene quando un uccello non vola nella direzione prevista, ma inizia a girare o a muoversi caoticamente da o verso una sorgente luminosa [13,14]. Particolarmente sensibili sono i giovani uccelli costretti a fermarsi diverse volte nel corso del loro primo viaggio verso il sito invernale a causa dell’inquinamento luminoso, deviando dalla rotta più breve o prendendo direzioni sbagliate [15,16]. Da un lato ciò si spiega con l’inesperienza, dall’altro con la grande influenza esercitata dalla luce artificiale sui giovani uccelli.

Numerosi studi confermano in modo evidente gli effetti negativi della luce artificiale sull’andamento migratorio stagionale in tutti i gruppi tassonomici di uccelli migratori esaminati. Ciò dovrebbe costituire una motivazione sufficientemente solida e un chiaro incentivo per adottare misure volte a minimizzare l’inquinamento luminoso. Nonostante manchino risposte univoche, risulta evidente che la migliore soluzione per l’ambiente (e non solo per gli uccelli migratori) consiste nel ridurre l’illuminazione artificiale durante le ore notturne.

Fonte

[1] Allen J. A., Destruction of birds by light-houses, “Bulletin of the Nuttall Ornithological Club 5”, 1880, no. 3, pp. 131–38.

[2] Merriam C. H. Preliminary report of the committee on bird migration, “Auk”, 1885, vol. 2, pp. 53-65.

[3] Munro A., A preliminary report on the destruction of birds at lighthouses on the coast of British Columbia, “Canadian Field-Natumlist”, 1924, no. 38, pp. 141-145.

[4] Van Doren B.M., Horton K.G., Dokter A.M., Klinck H., Elbin S.B., Farnsworth A., High-intensity urban light installation dramatically alters nocturnal bird migration,
“Proceedings of the National Academy of Sciences” 2017, vol. 114, no. 42, pp. 11175-11180, DOI:10.1073/pnas.1708574114.

[5] Bruderer B., Vogelzug. Eine schweizerische Perspektive, no. December, 2017.

[6] Atchoi E., Mitkus M., Rodríguez A., Is seabird light induced mortality explained by the visual system development?, “Conserv. Sci. Pract.” 2020, vol. 2, no. 6, pp. 2–5.

[7] Thompson D., Effects of ships lights on fish, squid and seabirds, Wellington, 2013.

[8] Alerstam T., Ecological causes and consequences of bird orientation, “Orientat. Birds” 1991, vol. 46, pp. 202–225.

[9] Ronconi R.A., Allard K.A., Taylor P.D., Bird interactions with offshore oil and gas platforms: Review of impacts and monitoring techniques,
“J. Environ. Manage.” 2015, vol. 147, no. October 2014, pp. 34–45.

[10] Pettersson J., Night migration of songbirds and waterfowl at the Utgrunden off-shore wind farm: a radar-assisted study in southern Kalmar Sound, 2011.

[11] La Sorte F.A. et al., The role of atmospheric conditions in the seasonal dynamics of North American migration flyways, “J. Biogeogr.” 2014, vol. 41, no. 9, pp. 1685–1696.

[12] Montevecchi W.A., Influences of artificial light on marine birds, “Ecol. consequences Artif. night Light.” 2006, pp. 94–113.

[13] Isaksson C., Bird Species. How They Arise, Modify and Vanish, “Cham: Springer Open” 2015.

[14] Rodríguez A. et al., Seabird mortality induced by land-based artificial lights, “Conserv. Biol.” 2017, vol. 31, no. 5, pp. 986–1001.

[15] La Sorte F.A., Fink D., Buler J.J., Farnsworth A., Cabrera-Cruz S.A., Seasonal associations with urban light pollution for nocturnally migrating bird populations,
“Glob. Chang. Biol.” 2017, vol. 23, no. 11, pp. 4609–4619.

[16] Horton K.G, Nilsson C., Van Doren B.M., La Sorte F.A., Dokter A.M., Farnsworth A., Bright lights in the big cities: migratory birds’ exposure to artificial light,
“Front. Ecol. Environ.” 2019, vol. 17, no. 4, pp. 209–214.