Aggio cieli notturni? Se in Svizzera “tutte le luci esterne verranno sostituite coi Led bianco neutro, rispetto al 2015 l’inqinamento luminoso raddoppierà”, avverte in un comunicato Dark-Sky Switzerland.
Se tutte le illuminazioni esterne in Svizzera venissero equipaggiate di LED bianchi neutri, l’inquinamento luminoso potrebbe raddoppiare rispetto ai livelli del 2015.
A lanciare l’allarme, rivolto anche alle autorità, è Dark-Sky Switzerland, associazione che lotta contro questo tipo di fenomeni.
Inquinamento luminoso potrebbe raddoppiare in Svizzera
Dark-Sky Switzerland lancia l’allarme: il passaggio totale ai LED bianchi neutri per l’esterno farà peggiorare la situazione
LANGNAU AM ALBIS (ZH) – Se tutte le illuminazioni esterne in Svizzera venissero equipaggiate di LED bianchi neutri, l’inquinamento luminoso potrebbe raddoppiare rispetto ai livelli del 2015. A lanciare l’allarme, rivolto anche alle autorità, è Dark-Sky Switzerland, associazione che lotta contro questo tipo di fenomeni.
Gli scienziati avvertono: I LED efficienti raddoppieranno presto
l’inquinamento luminoso
Spettabili redazioni
Si prega di notare il nostro appello alle autorità e alla politica a
proposito di temi di attualità:
Dark-Sky Switzerland ha preparato una mappa Svizzera, basata sul nuovo
atlante mondiale dell’inquinamento luminoso del fisico Fabio Falchi. I fatti
che abbiamo riscontrato sono inquietanti.
Karten/Carte/Mappe PDF (7.2 MB)
<CH-artificial-sky-brightness-atlas-2015.pdf>
<CH-artificial-sky-brightness-atlas-2015-LED4000CCT.pdf>
Karten/Carte/Mappe JPEG (2.4 MB)
<CH-artificial-sky-brightness-atlas-2015.jpg>
<CH-artificial-sky-brightness-atlas-2015-LED4000CCT.jpg>
Domande allufficio di Dark-Sky Switzerland:
Deutschschweiz:
Rolf Schatz
office@nulldarksky.ch <mailto:office@nulldarksky.ch>
044 796 17 70
Suisse romande/italienne:
Stefano Klett
stefano.klett@nulldarksky.ch
076 693 31 13
Con i nostri migliori saluti
Rolf Schatz
Leiter Geschäftsstelle
Postfach
8135 Langnau am Albis
G: 044 796 17 70
info@nulldarksky.ch
www.darksky.ch
La mia attenzione all’illuminazione pubblica nasce da una passione che coltivo da sempre: l’osservazione astronomica. Da quando ero bambino ad oggi mi sono visto privare di una buona parte del firmamento.
La mia attenzione all’illuminazione pubblica nasce da una passione che coltivo da sempre: l’osservazione astronomica. Da quando ero bambino ad oggi mi sono visto privare di una buona parte del firmamento.
L’illuminare a dismisura è un atto egoistico umano, che guarda solo alla propria illusoria sensazione di sicurezza (è dimostrato che più luce non garantisce più sicurezza), senza prestare attenzione a ciò che disturba la natura. Già, perché l’illuminazione non deturpa «solo» il cielo notturno ma riduce gli habitat notturni di diverse specie andando ad alterare sia la fauna come la flora.
Questa problematica non la si risolve con i LED, come vogliono farci credere.
Apparentemente ci sono cose più importanti che la salvaguardia del buio, ma il rispetto per la natura comporta anche questa tematica che spesso viene dimenticata
È importante sapere che le amministrazioni comunali sono costrette a rimpiazzare le lampade al mercurio perché obsolete e oramai fuori legge.
Stiamo assistendo alla sostituzione sistematica di queste lampade con lampade dell’ultima generazione. Peccato però che il numero di lampioni stia aumentando (si vuole illuminare ovunque!). Troppo spesso vengono utilizzate lampade LED fredde che emettono luce blu (luce poco percettibile vicina all’ultravioletto), ossia luce altamente dannosa per l’ambiente. Anche la norma SIA 491, si raccomanda di evitare le emissioni verso il blu in special modo vicino alle zone naturali.
Non sto parlando di starsene al buio ma di utilizzare tecniche avanzate di illuminazione intelligente. Ha veramente senso illuminare a giorno per tutta la notte le vie deserte dei nostri villaggi? Basterebbe ridurre l’illuminazione al minimo per poi aumentarla se e quando ce ne sia bisogno.
Ci sono paesi che stanno adottando queste tecniche, la cosìddetta illuminazione intelligente.
I LED sono importanti, perché permettono una regolazione puntuale ed immediata della luce e quindi permettono appunto l’illuminazione intelligente, ma non sono indicati per un’illuminazione indiscriminata.
Qualunque sia la tecnologia scelta, occorre prima effettuare i passi pianificatori necessari (non però affidandosi direttamente alle aziende distributrice ed agli istallatori), come indicato dalle linee guida cantonali.
Mi piacerebbe veramente che il comune nel quale risiedo adotti una politica d’illuminazione più avanzata di quella che si sta implementando in tutto il resto del cantone, in modo da essere da esempio anche per molti altri comuni.
Stefano Klett
Candidato Area Centro Sinistra al Municipio di Monteggio
2016-03-26 Corriere del Ticino