È NATA IN TICINO LA SEZIONE DI « DARK-SKY »
Si chiama « Dark-Sky » ( cielo nero). In Svizzera conta 260 soci.
In Ticino è appena nata. Tre i fondatori: Stefano Klett, coordinatore; Paolo Bernasconi, presidente della Società astronomica ticinese e Stefano Sposetti, vicepresidente della medesima Società, noto per aver scoperto e fotografato diversi pianeti osservando il cielo da Gnosca ( alcune delle sue foto sono visibili sul sito internet della Nasa: http://leonid.arc.nasa.gov/comet55p/comet0111.html).
Scopo della sezione: coordinare gli sforzi di tutti i cittadini sensibili al problema per salvaguardare il cielo notturno ticinese da quello che è un inquinamento luminoso sempre più asfissiante. Al sito www.darksky.ch/TI è possibile iscriversi (20 fr. la tassa base), ma, anche senza iscrizione, è possibile contribuire al progetto « Luci nel Ticino » .
■ Quand’è l’ultima volta che avete visto la Via Lattea? Sapete cos’è l’inquinamento luminoso? Conoscete le sue conseguenze? Sono queste alcune delle domande rivolte ai visitatori del sito di Dark-Sky. Ma c’è di più . Agli stessi visitatori è offerta la possibilità di collaborare ad allestire una mappa del Ticino notturno nella quale documentare, « nero su bianco » , l’inquinamento luminoso. « Abbiamo pensato – ci dice
Stefano Klett – sulla base di questa mappa, di assegnare poi un punteggio ad ogni Comune ticinese, punteggio che determinerà il suo colore. Rosso ( da1a3 punti) significherà che il Comune non presta alcuna attenzione al problema dell’inquinamento luminoso; giallo ( da4a7 punti) segnalerà la presenza di situazioni di noncuranza, ma anche tentativi di contenimento; verde ( da 8 a 10 punti) significherà che il Comune è assolutamente rispettoso di cieloeterra » . Da notare che non necessariamente il Rosso sarà il colore base dei Centri. Esistono infatti piccoli Comuni che, ad esempio, illuminano male strade e monumenti, ovvero: con grande dispendio di energia e senza risultati estetici pregevoli. « Saranno comunque i cittadini a segnalare situazioni e punteggi – prosegue Klett – . Sky Dark allestirà la mappa e s’impegnerà a sensibilizzare le autorità sulle conseguenze legate all’inquinamento
luminoso » . Ad esempio? « Uno su tutti: lo spreco d’energia. Oggi esistono tecniche d’illuminazione che consentono di illuminare in modo efficiente, riducendo l’inquinamento luminoso e con consumi
nettamente inferiori » . Quindi non siete per il buio pesto… « No, assolutamente.
Viviamo in quest’epoca storica e ne apprezziamo i vantaggi. Vorremmo però che rimanessero tali» .E se si pensa che l’inquinamento luminoso ( ad attestarlo c’è uno studio della stazione ornitologica di Sempach) è all’origine di vere e proprie derive di uccelli migratori o che molte piante acquatiche stanno scomparendo a causa delle luminarie notturne, anche i più indifferenti non potranno non porsi il problema. Poi, se ciò non bastasse, si può rileggere la conclusione della « Critica della ragion
pratica» :« Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione (…): il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me.
Queste cose io non ho bisogno di cercarle o semplicemente supporle come fossero avvolte nell’oscurità (…); io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza (…) » . Cosa scriverebbe, oggi, Immanuel Kant?
» Corriere del Ticino (PDF)