Comunicato Stampa – UFAM – L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM): “L’oscurità: un bene da proteggere”, “Illuminare meglio consumando meno”

bund_logo202_01L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) riconosce il problema “Inquinamento Luminoso”. Infatti, in un comunicato stampa, l’UFAM rende attenti sulle conseguenze delle emissioni luminose e presenta una serie di raccomandazioni per limitarle.

Tra le conseguenze vengono citati i problemi per le numerose specie vegetali e animali, la mutazione del paesaggio notturno, il disturbo delle fonti luminose indesiderate e l’inutile spreco energetico.

UFAM raccomanda di evitare l’illuminazione negli spazi naturali, la schermatura dei fasci luminosi, la diminuzione delle emissioni e la riduzione in termine di tempo (dalle 22:00 alle 6:00) dell’illuminazione artificiale.

A tal proposito l’UFAM ha pubblicato un opuscolo “Prevenzione delle emissioni luminose: raccomandazioni”, lo si può ottenere (cartaceo o download) sul sito dell’UFAM.

» 2005-12-22 UFAM Illuminare meglio consumando meno  (pdf)
» 2005-12-22 UFAM Il cielo e un bene comune  (pdf)
» 2005-12-22 UFAM Troppa luce disturba gli uccelli  (pdf)
» 2005-12-22 UFAM Prevenzione delle emissioni luminose  (pdf)

» Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)

» Comunicato Stampa

 

RTSI – Rete 1 – Millevoci TIPI

Sono sempre più numerose le voci che si sollevano allarmate a denunciare l’eccessiva illuminazione notturna.

rete1_04In Svizzera non c’è più la notte è questa la constatazione sollevata dall’associazione Dark-Sky in occasione della sua assemblea annuale. Una situazione preoccupante non solo per i numerosi astrofili ed astronomi, sempre più impossibilitati ad osservare le stelle, ma anche per fauna, flora e ghiacciai. Per non parlare ovviamente dell’ingente spreco energetico che l’uso di illuminazioni eccessive può comportare. In altri paesi leggi in materia sono già state varate, mentre in Svizzera l’Ufficio federale dell’ambiente delle foreste e del paesaggio pare sia prossimo ad intervenire.

 

Svizzera: Più nessun luogo con il cielo completamente buio

STÄFA / L’interpretazione delle foto satellitari confermano, ciò che gli esperti già da tempo temevano: l’inquinamento luminoso in Svizzera è progredito, al punto che non esiste più un metro quadrato dal quale si possa vedere un cielo buio naturale. «Anche nel parco nazionale svizzero il cielo è pregiudicato dalla dispersione della luce delle zone circostanti», dice Philipp Heck, presidente della Dark-Sky Switzerland. In alcune zone della vicina Austria la situazione è leggermente migliore.

Lampade mal schermate e illuminazione inefficiente di stabili irradiano l’ambiente, sprecando una grande parte della luce. Illuminano così fortemente il cielo notturno che anche gli spazi naturali lontani restano colpiti.

Non è soltanto l’equilibrio della flora e della fauna che viene disturbato dall’inquinamento luminoso crescente. Anche l’organismo umano è sensibile alla mancanza di oscurità. Dark-Sky Switzerland sta cercando già dal 1996, con misure di prevenzione, di attirare l’attenzione, consigliando gli illuminotecnici, gli architetti come pure la popolazione ai quali l’inquinamento luminoso è ancora largamente sconosciuto.
Leggenda dell’immagine:

La nuova mappa dell’inquinamento luminoso in Svizzera: le zone colorate di rosso e di giallo sono fortemente inquinate. Anche nelle zone più scure non esiste più un metro quandrato di cielo scuro naturale. La mappa mostra la diffusione dell’inquinamento luminoso, essa rappresenta la perdita di luminosttà delle stelle. Questo lavoro si basa sullo studio di Pierantonio Cinzano, egli ha infatti elaborato le fotografie satellitari tenendo conto della dispersione della luce nell’atmosfera. La mappa rappresenta lo stato nel 1998. Le lampade mal schermate generano la dispersione della luce che è responsabile dello sbiancamento del cielo.

Inquinamento Luminoso in Svizzera

Elaborazione mappa: Dark-Sky Switzerland, Stefano Klett

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