Firmata un’ordinanza contro l’inquinamento luminoso, nel solco di Coldrerio
Fasci abbaglianti e skybeamer messi al bando. Insegne spente dopo la mezzanotte. Mendrisio ha deciso di… abbassare le luci. L’intenzione c’era già da un po’. Ma ora a codificare la volontà di lottare contro l’inquinamento luminoso c’è pure un’ordinanza, appena sottoscritta dal Municipio e da ieri esposta agli albi comunali (fino all’8 novembre). A aprire la strada in questi anni è stato Coldrerio – che ha fatto scuola nel Mendrisiotto –, adesso il capoluogo ha voluto onorare la sua nomea di ‘Città dell’energia’ seguendo l’esempio. Una scelta che giunge a pochi giorni dall’organizzazione – sabato – della nuova edizione dell’ Energyday che, anche quest’anno, scandirà la Giornata nazionale dell’energia. Giornata alla quale parteciperanno anche Comuni e aziende della regione. La manifestazione farà tappa in particolare, oltre che a Mendrisio, a Chiasso e Castel San Pietro.
Il capoluogo, quindi, compie un altro passo avanti nella politica della tutela ambientale e del risparmio energetico. Quello dell’inquinamento luminoso, del resto, si motiva nella stessa Ordinanza, oggi è « ormai divenuto un tema meritevole di attenzione ». Usi eccessivi delle luci artificiali assieme alla loro bassa qualità, si richiama, hanno un effetto negativo sull’ambiente, sul paesaggio, inoltre « disturbano la popolazione e generano uno spreco di energia».
I rimedi, comunque, non mancano. Bastano, si fa presente, « alcuni semplici accorgimenti tecnici », declinati con un po’ di buon senso. Sta di fatto che l’obiettivo dell’autorità comunale mendrisiense è quello di « prevenire l’uso di illuminazioni inefficienti, moleste e dirette verso spazi dove l’illuminazione non è necessaria »; e questo nel solco delle raccomandazioni federali e cantonali. Mendrisio si rivolge al pubblico come al privato, promuovendo una illuminazione regolata con criteri di efficacia e efficienza nei grandi edifici come negli impianti sportivi, nell’ambito di monumenti e edifici storici, nei parchi come lungo le strade. Il Municipio è disponibile a concedere delle deroghe (se necessario), ma è pronto anche a effettuare dei controlli e a staccare delle sanzioni. Le infrazioni, si legge ancora nelle nuove norme, sono punibili con una multa fino a un massimo di 10 mila franchi. Regole chiare che, se l’Ordinanza supererà indenne (da ricorsi) il periodo di pubblicazione, diventeranno legge.
2011-10-26 – LaRegione