RSI La UNO: Luci natalizie, tra consumi e illuminazioni da… Las Vegas Con Antonio Bolzani

Le strade, i giardini e i balconi sono pieni di illuminazioni natalizie: ghirlande luminose, stelle, fiocchi di neve, cascate di lucine e ancora renne, babbi natali luminosi e altre varie luminarie che si accendono e si spengono in continuazione.

2015_addobbi_natalizi__luminarie__casa__natale__luce_natalizia__illuminato__luce_stradale__ambientazione_esterna__decorare_Gli addobbi natalizi si trovano in un’infinità di varianti e per tutte le esigenze. In certi casi sembra quasi di essere a Las Vegas… tanto sono pacchiane, esagerate e sgarcianti le illuminazioni. L’Agenzia Svizzera per l’efficienza energetica (S.A.F.E.) ha calcolato che nelle case, nei negozi e nei locali dell’amministrazione pubblica le luci di Natale consumeranno circa 100 milioni di chilowattora (kWh). Il che equivale a quasi il 2% del consumo di corrente del mese di dicembre e allo 0,15% dell’intero consumo di elettricità della Svizzera. Ma quanto consumano in realtà le luci natalizie? Sempre più spesso le lucine funzionano a LED e quindi consumano meno corrente, non si surriscaldano e durano molto a lungo. Una bella differenza! Una catena luminosa tradizionale a incandescenza consuma 30 watt circa, mentre la stessa catena a LED solo 3 watt. È vero che i prodotti a LED sono un po’ più cari, ma consumano fino a dieci volte di meno. Tanto per rendere l’idea, durante tutto il periodo natalizio, una decorazione a LED consuma meno corrente di quanta ne richiede la preparazione dell’arrosto di Natale. Ma in realtà, quanto fanno risparmiare le catene luminose a led? Le catene di luci a LED consumano fino a 10 volte meno delle lampadine alogene o a incandescenza tradizionali e inoltre durano molto di più e non si surriscaldano. Il consumo di corrente di tutti i prodotti dovrebbe essere indicato sulla confezione. Se volete creare una bella atmosfera calda, perfetta per il clima natalizio, scegliete decorazioni sulla cui confezione è riportata la scritta “luce bianca calda”. Come posso ridurre il consumo di corrente? Con un temporizzatore automatico, che rende tutto più pratico e riduce notevolmente il consumo di corrente. Basta regolarlo in modo tale che faccia accendere le lucine all’imbrunire e le faccia spegnere dopo la mezzanotte. A che cosa devo fare attenzione quando acquisto delle decorazioni luminose? L’Ispettorato federale degli impianti a corrente forte ESTI consiglia di fare attenzione ai marchi di controllo che garantiscono che il prodotto è di qualità e a norma. Tra gli esempi di questi marchi troviamo il contrassegno di sicurezza S+ e i marchi TÜV e VDE. Le luci interne si possono usare anche fuori? Le normali luminarie natalizie per l’interno non possono essere adoperate all’esterno. All’aperto possono essere utilizzati soltanto prodotti certificati per tale uso. Questi prodotti devono avere un grado di protezione “IP 44” e devono essere obbligatoriamente collegati a un interruttore differenziale (FI). In più, la spina e l’alimentatore devono essere protetti dall’acqua, per esempio con una scatola isolante per collegamenti elettrici. Sulla tipologia di luci e lucine che è consigliabile acquistare, sui consumi e su come e perché evitare di accendere troppe… illuminazioni natalizie.

Ospiti:
Stefano Klett, coordinatore di Dark-Sky Switzerland Sezione Ticino
Giuseppina Togni, presidente dell’Agenzia Svizzera per l’efficienza energetica
Valter Marconi, portavoce di Manor Lugano

 

RSI: La Consulenza

LaRegione: E luce fu, in direzioni disperse

Città, parte dell’impianto di viale Stazione non segue le linee guida del Cantone contro l’inquinamento luminoso Le luminarie dirigono la luce verso l’alto sprecando energia. Christian Paglia: ‘Se sarà necessario si potranno regolare e adattare facilmente’.

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L’inaugurazione due settimane fa. Nello schema le indicazioni per evitare la dispersione di luce e d’energia TI-PRESS

Tecnologia Led che consente di cambiare colore e intensità in pochi istanti. Possibilità di realizzare scenari a tema. E per Halloween, lungo il viale Stazione di Bellinzona, sono previsti giochi di luce con l’illusione di un movimento a onde. Le nuove luminarie ‘a pavimento’ però non seguono le linee guida per la prevenzione dell’inquinamento luminoso. Non si tratta di norme vincolanti, ma piuttosto di raccomandazioni del Cantone. Il concetto base espresso nel documento è che la luce deve essere giustificata, la fonte non dev’essere fine a sé stessa ma orientata dall’alto verso il basso e minimizzata il più possibile con lo spegnimento o la diminuzione dell’intensità. Nelle raccomandazioni non viene indicata una tecnologia da prediligere. «Le linee guida danno delle indicazioni, dei principi atti a ottimizzare o minimizzare le emissioni di luce in funzione del bisogno che le stesse devono soddisfare. Il documento è stato concepito anche per sensibilizzare i Comuni, ma non essendo una legge o un’ordinanza non ha potere coercitivo, tuttavia l’auspicio è che nel limite del possibile venga seguito», rileva Sergio Kraschitz, della Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo del Cantone. Sezione che ha redatto le raccomandazioni riprendono in gran parte le direttive contro l’inquinamento luminoso emanate dall’Ufficio federale dell’ambiente. Nei giorni festivi, per abbellire il centro storico, vengono accese tutte le nuove luci di Viale Stazione: quelle delle panchine, delle piante e le luminarie a pavimento. Oltre a questo impianto nuovo sono stati messi anche dei lampioni che dirigono il fascio di luce verso il basso ed evitano lo spreco. «Le luminarie hanno la funzione di illuminare in maniera omogenea gli angoli bui che si formavano prima utilizzando soltanto i lampioni. La loro luce non è accecante, ma piuttosto soffusa», osserva Christian Paglia, capodicastero Opere pubbliche e ambiente. «Dato che si tratta di luci modulabili e regolabili, se ci dovessero essere problemi, si possono facilmente adattare a qualsiasi eventuale norma. E soltanto in certi periodi potremo dare un tocco più accentuato », aggiunge.

Una decina i Comuni più attenti

Le emissioni luminose superflue causano spreco energetico, arrecano disturbo a flora e fauna, al sonno dell’uomo e impediscono la visione del cielo stellato. La luce di una certa intensità, emessa in un determinato punto, può essere visibile fino a 50 chilometri di distanza. In Ticino alcuni Comuni hanno iniziato a chinarsi sulla questione. «Biasca, Mendrisio, Arbedo-Castione, Coldrerio, Morbio Inferiore, Taverne-Torricella, Sant’Antonino, Lumino e Caslano hanno, nell’ambito delle loro competenze, interpretato e codificato i principi delle linee guida contro l’inquinamento luminoso traducendoli in norme», spiega Kraschitz. Secondo Stefano Klett, fondatore della sezione Ticino della Dark-Sky Switzerland, associazione che si impegna nella riduzione dell’inquinamento luminoso, rispetto a oltre Gottardo in Ticino c’è però ancora poca considerazione del tema. «Bellinzona produce la stessa quantità di luce di una grande città come Lucerna, che ha però quattro volte il numero di abitanti», afferma. «È preoccupante che nemmeno con le nuove installazioni si rispettino le linee guida e le norme Sia». Nel 2013 la Sia (Società svizzera degli ingegneri e architetti) ha pubblicato una norma nella quale sono indicati i principi e le misure da attuare durante la progettazione di impianti d’illuminazione.

2015-10-24 LaRegione

 

Stazione del rilevamento in Monteggio di Dark-Sky Switzerland

Stefano Klett, nostro vice-presidente, ha messo in funzione una nuova stazione. La stazione di rilevamento si trova a Monteggio ad un’altitudine di 442 m s.l.m.

A partire dal 2010, l’Osservatorio ambientale della svizzera italiana (OASI) del Dipartimento del Territorio e l’associazione Dark-Sky Switzerland (DSS) gestiscono in comune una rete di rilevamento dell’inquinamento luminoso tramite il sistema informativo OASI. Lo scopo è di monitorare a lungo termine la situazione dell’inquinamento luminoso in Ticino e fornire un supporto allo studio di questo fenomeno.

» Monteggio (DSS)

 

La Regione: Oltre cinquemila firme per ‘spegnere’ le Alpi

Sono oltre cinquemila le sottoscrizioni raccolte da Dark Sky Svizzera contro gli spettacoli luminosi nelle Alpi.

2015_juniper_shot_007La petizione – promossa dal vicepresidente dell’associazione, il ticinese Stefano Klett – chiede al governo federale il rispetto della legge sull’illuminazione esterna e, in particolare, di proteggere l’arco alpino dalle “emissioni luminose inutili” come quelle della manifestazione vallesana “13 étoiles”. Le firme sono state consegnate nei giorni scorsi al Dipartimento federale dell’ambiente.

2015-02-14 LaRegione

 

RSI RETE UNO: Quando la notte è troppo illuminata

Con Antonio Bolzani venerdì 30/01/15 13:00

lugano_notte_luci_tipress_2009Cosa è e perché esiste l’inquinamento luminoso? Perché le notti sono diventate tanto, forse, troppo chiare e piene di luci? Quali sono le fonti principali di emissione? I lampioni e le luci stradali? I cartelloni pubblicitari? I monumenti illuminati? Le vetrine dei negozi e dei centri commerciali? Partendo da un caso concreto che riguarda Angela Siegrist un’abitante di Fescoggia, frazione del Comune di Alto Malcantone, confrontata con dei lampioni che disturbano il riposo dei suoi asinelli, nella consulenza ci soffermiamo sulle alterazioni e sull’impatto dell’illuminazione notturna sulla natura, sulla flora, sulla fauna e sull’ambiente in generale, oggi più che mai meno al buio rispetto al passato. Perché e chi ha spento le stelle?

Ospiti:

Stefano Klett, vice-presidente di Dark-Sky Svizzera
Sergio Kraschitz, collaboratore scientifico della Sezione cantonale della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo del Dipartimento del territorio che spiega quali sono le linee guida federali, cantonali e comunali e come vengono applicate
Curzio Sasselli, sindaco del Comune di Alto Malcantone

» RSI Quando-la-notte-è-troppo-illuminata