Sul numero 292 di Meridiana, periodico della Società Astronomica Ticinese è stato pubblicato (da pagina 26) un articolo di Stefano Klett sulle tecniche di misura dell’inquinamento luminoso.
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Uccelli migratori
da Liliana Schönberger
Per ogni osservatore di uccelli la primavera e l’autunno sono stagioni molto interessanti. La migrazione stagionale degli uccelli è uno dei più straordinari fenomeni del pianeta, soprattutto se si pensa che in Europa la grande maggioranza degli uccelli intraprende il percorso migratorio durante la notte; già solo nei corridoi di migrazione alpini transitano ogni anno 200 milioni di uccelli.
Per gli uccelli che si spostano dai siti di nidificazione a quelli in cui svernare (migrazione autunnale) e dai siti invernali a quelli di nidificazione (migrazione primaverile), l’inquinamento luminoso costituisce una delle cause principali di mortalità diretta dovuta alle attività umane.
In condizioni meteorologiche sfavorevoli (quando i «cartelli indicatori» sono nascosti dalle nuvole o dalla nebbia), gli uccelli migratori sono costretti a volare a una quota più bassa, ciò che spesso causa collisioni mortali contro edifici intensamente illuminati nei centri urbani. Il fenomeno dell’attrazione degli uccelli verso la luce artificiale è già stato osservato nel 19esimo secolo, soprattutto riguardo alla luce dei fari e delle navi illuminate [1]. Queste osservazioni hanno permesso, ad esempio, di individuare le più importanti rotte migratorie [2, 3].
Gli effetti negativi della luce artificiale osservati sugli uccelli migratori sono definiti quasi sempre effetti di adescamento o di disorientamento. A seconda del loro tipo, questi effetti possono ripercuotersi direttamente sul tasso di mortalità, ma anche indirettamente, per esempio con un maggior consumo di energia durante il volo migratorio a causa del disorientamento e dei cambiamenti di percorso [5].
L’effetto più noto e maggiormente studiato della luce artificiale è quello di adescamento [4]. Durante la notte gli uccelli migratori utilizzano i corpi celesti come punti di riferimento per la navigazione e per mantenere la giusta rotta. Quando incontrano sorgenti di luce artificiale sul loro percorso, singoli (una nave nel mare, un pilone d’antenna), raggruppati (p. es. un parco eolico), o sotto forma di illuminazione estesa (una città, un agglomerato urbano), gli uccelli possono modificare la rotta di volo perché percepiscono erroneamente queste sorgenti luminose come stelle [6]. Questo effetto è particolarmente accentuato dalla presenza di nebbia, di nuvolosità densa o di pioggia [7-11], quando i corpi celesti non sono visibili e gli uccelli riducono la loro quota di volo. Nelle notti chiare di luna piena la forza di attrazione è nettamente inferiore [12]. Gli uccelli attratti dalle sorgenti di luce si scontrano con le strutture su cui sono installati i corpi luminosi, o vi girano attorno perdendo parte dell’energia necessaria al volo [13].
Un effetto disorientante interviene quando un uccello non vola nella direzione prevista, ma inizia a girare o a muoversi caoticamente da o verso una sorgente luminosa [13,14]. Particolarmente sensibili sono i giovani uccelli costretti a fermarsi diverse volte nel corso del loro primo viaggio verso il sito invernale a causa dell’inquinamento luminoso, deviando dalla rotta più breve o prendendo direzioni sbagliate [15,16]. Da un lato ciò si spiega con l’inesperienza, dall’altro con la grande influenza esercitata dalla luce artificiale sui giovani uccelli.
Numerosi studi confermano in modo evidente gli effetti negativi della luce artificiale sull’andamento migratorio stagionale in tutti i gruppi tassonomici di uccelli migratori esaminati. Ciò dovrebbe costituire una motivazione sufficientemente solida e un chiaro incentivo per adottare misure volte a minimizzare l’inquinamento luminoso. Nonostante manchino risposte univoche, risulta evidente che la migliore soluzione per l’ambiente (e non solo per gli uccelli migratori) consiste nel ridurre l’illuminazione artificiale durante le ore notturne.
Fonte
[1] Allen J. A., Destruction of birds by light-houses, “Bulletin of the Nuttall Ornithological Club 5”, 1880, no. 3, pp. 131–38.
[2] Merriam C. H. Preliminary report of the committee on bird migration, “Auk”, 1885, vol. 2, pp. 53-65.
[3] Munro A., A preliminary report on the destruction of birds at lighthouses on the coast of British Columbia, “Canadian Field-Natumlist”, 1924, no. 38, pp. 141-145.
[4] Van Doren B.M., Horton K.G., Dokter A.M., Klinck H., Elbin S.B., Farnsworth A., High-intensity urban light installation dramatically alters nocturnal bird migration,
“Proceedings of the National Academy of Sciences” 2017, vol. 114, no. 42, pp. 11175-11180, DOI:10.1073/pnas.1708574114.
[5] Bruderer B., Vogelzug. Eine schweizerische Perspektive, no. December, 2017.
[6] Atchoi E., Mitkus M., Rodríguez A., Is seabird light induced mortality explained by the visual system development?, “Conserv. Sci. Pract.” 2020, vol. 2, no. 6, pp. 2–5.
[7] Thompson D., Effects of ships lights on fish, squid and seabirds, Wellington, 2013.
[8] Alerstam T., Ecological causes and consequences of bird orientation, “Orientat. Birds” 1991, vol. 46, pp. 202–225.
[9] Ronconi R.A., Allard K.A., Taylor P.D., Bird interactions with offshore oil and gas platforms: Review of impacts and monitoring techniques,
“J. Environ. Manage.” 2015, vol. 147, no. October 2014, pp. 34–45.
[10] Pettersson J., Night migration of songbirds and waterfowl at the Utgrunden off-shore wind farm: a radar-assisted study in southern Kalmar Sound, 2011.
[11] La Sorte F.A. et al., The role of atmospheric conditions in the seasonal dynamics of North American migration flyways, “J. Biogeogr.” 2014, vol. 41, no. 9, pp. 1685–1696.
[12] Montevecchi W.A., Influences of artificial light on marine birds, “Ecol. consequences Artif. night Light.” 2006, pp. 94–113.
[13] Isaksson C., Bird Species. How They Arise, Modify and Vanish, “Cham: Springer Open” 2015.
[14] Rodríguez A. et al., Seabird mortality induced by land-based artificial lights, “Conserv. Biol.” 2017, vol. 31, no. 5, pp. 986–1001.
[15] La Sorte F.A., Fink D., Buler J.J., Farnsworth A., Cabrera-Cruz S.A., Seasonal associations with urban light pollution for nocturnally migrating bird populations,
“Glob. Chang. Biol.” 2017, vol. 23, no. 11, pp. 4609–4619.
[16] Horton K.G, Nilsson C., Van Doren B.M., La Sorte F.A., Dokter A.M., Farnsworth A., Bright lights in the big cities: migratory birds’ exposure to artificial light,
“Front. Ecol. Environ.” 2019, vol. 17, no. 4, pp. 209–214.
Approfittiamo del bel tempo tra maggio e luglio 2021 per osservare il cielo
Proprio qulache settimana fa una superluna ha attirato l’attenzione generale, tanto che anche i telegiornali ne hanno parlato e hanno colto l’occasione straordinaria per descrivere e spiegare questo fenomeno. Se ve la siete persa, non preoccupatevi: avrete un’altra possibilità di vederla.
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Le Eta Aquaridi – una notte di stelle cadenti 2021
Benché le Eta Aquaridi raggiungano il massimo splendore nella nottre tra il 5 e il 6 di maggio, rimangono attive e visibili nel cielo limpido fino al 28 maggio. Il momento migliore per vederle: nella seconda parte della notte (03.00 – 06.00). Come fare a osservarle? Provate a trovare un luogo ancora naturalmente buio, senza troppa luce artificiale. Date ai vostri occhi tra 15 e 20 di minuti di tempo per abituarsi all’oscurità. Il modo migliore per vedere le Eta Aquaridi e quello di sdraiarsi su una coperta e alzare gli occhi al cielo. Non scoraggiatevi se non succede nulla di speciale. Attendete e osservate (evitando di guardare il cellulare in continauzione perché gli occhi devono ogni volta di nuovo riabituarsi al buio).
Ulteriori informazioni (in tedesco)
Mercurio et gli altri.
Non ci sarà solo Mercurio ad essere visibile il 17 maggio 2021! Lo si potrà vedere a Ovest, a sinistra del punto in cui tramonta il sole, tra le 21.30 e le 22.20. Come riconoscerlo? Poco dopo il tramonto apparirà un corpo celeste molto luminoso, Venere, che con il passare del tempo sparirà sotto la linea dell’orizzonte. Al suo posto apparirà Mercurio, molto più piccolo e meno brillante. Se portate lo sguardo più a Ovest, oltre Mercurio, in alto nel cielo potrete scorgere Marte, color rosso-arancione.
Fonte: <https://www.timeanddate.de/astronomie/nachthimmel/schweiz/schaffhausen>
Prossima superluna 2021
La prossima superluna (luna piena che dista al massimo 360’000 chilometri dal centro della Terra) sarà il 26 maggio, vale a dire tra pochi giorni.
Vale la pena osservare la luna con il binocolo per ammirarne le sfumature della topografia. Purtroppo l’eclissi totale di luna, che ci sarà proprio in quel momento, non sarà visibile dal vivo alle nostre latitudini. Potrete vederlo però in questo livestream.
Eclissi solare anulare
In assenza di nuvole, il 10 giugno sarà possibile osservare un’eclissi parziale di sole. In Svizzera non sarà spettacolare ma annotatevi comunque questa data sul calendario. È molto importante evitare di guardare il sole direttamente. Usate solo speciali occhiali da eclissi o con filtro astonomico oppure costruitevi un proiettore di eclisse di carta, seguendo le istruzioni nella guida (in inglese). L’eclisse inizierà alle 11.30 e il massimo oscuramento sarà raggiunto alle 12.21. Questa volta il disco solare sembrerà solo un po’ rosicchiato.
Luna nuova di giugno e luglio
La luna nuova è sempre un buon momento per scoprire stelle e pianeti che durante le altre fasi lunari non sono abbastanza luminosi per essere visti.
Luna nuova: 11 maggio, 10 giugno e 10 luglio.
Dark-sky Switzerland vi augura buon divertimento nell’osservazione delle stelle e dei pianeti!
Grazie ad AIL, da subito posso comodamente leggere il giornale, in piena notte, nel mio giardino
Quando ho deciso di acquistare casa, ho cercato una zona nella quale il cielo notturno sia ancora visibile e dove non ci sono troppo luci dirette.
Infatti abito in una piccola frazione del Malcantone, la mia casa non si affaccia direttamente su una strada illuminata. C’è solo un piccolo vicolo pedonale che collega poche case. Leggi tutto “Grazie ad AIL, da subito posso comodamente leggere il giornale, in piena notte, nel mio giardino”
Settimana di Dark-Sky: partecipa anche tu..
Durante la Settimana di Dark-Sky, dal 15 al 21 aprile 2018, la International Dark-Sky Association (IDA) invita tutti a partecipare al programma di ricerca Globe at Night.
Globe at Night era già stato lanciato nel 2009, ma ora vuole raccogliere ancora più punti dati. Attualmente, per il conteggio, si prende come riferimento la costellazione del Leone.
Partecipare è veramente semplice, basta utilizzare l’applicazione web, da cellulare o da computer, e come vi appare nel cielo la costellazione del Leone.
Maggiori informazioni su:
» Globe at Night, Webapp
A proposito: è possibile inviare misurazioni durante tutto l’anno, sarebbe bello se venissero effettuate più misurazioni rispetto allo scorso anno, più dati ci sono, più sono valide le analisi e i confronti.
Grazie per la partecipazione
Perché inferiore ai 3000K?
Già dal 2009, l’International Dark-Sky Association (IDA), alla quale siamo associati, promuove quest’idea.
Abbiamo adattato le argomentazioni alla nostra realtà Svizzera e all’Europa.
Qui trovate l’opuscolo completo:
» Perché inferiore ai 3000K? (pdf)
Qui di seguito la lista delle fonti:
Le organizzazioni internazionali hanno chiesto una riduzione delle emissioni di luce
- Nel 2007, l’UNESCO ha adottato la Dichiarazione di La Palma (la nostra traduzione in tedesco: La Palma Deklaration)
- Nel 2009, IDA ha propagato meno di 3000 Kelvin per i LED.
- Nel 2013, l’OMS ha dichiarato che il lavoro a turni è un rischio di cancro.
- 2016 ha avvertito WADA di LED blu-bianchi (freddi).
Studi scientifici mostrano conseguenze negative per i cicli della natura e della biodiversità
Disturbi della fauna (tutte le specie)
- Nel 2010, Anlockwirkung moderner Leuchtmittel auf nachtaktive Insekten (pdf, de)
- Nel 2015, metastudio Mission Économie Biodiversité et ANCPEN (pdf, fr)
incluse nelle raccomandazioni dell’UE sull’illuminazione pubblica: - Nel 2017, Revision of the EU Green Public Procurement Criteria for Street Lighting and Traffic Signals (pdf, en)
- Nel 2017, «Bitte Licht löschen», Pro Igel (pdf, de)
Lampada / Protezione Pipistrello
- Nel 2015, Kein Scherz: In Scherz gibts nun eine Strassenlampe für Fledermäuse (de)
- Nel 2017, dépliant: Fledermausfreundlich beleuchten (pdf, de)
Proteggere i paesaggi notturni naturali
LED 4000K = 2,5 volte più luminoso
- Nel 2016, The new world atlas of artificial night sky brightness (pdf, en)
Aumento 2012-2016 +2.2% all’anno
- Nel 2017, Artificially lit surface of Earth at night increasing in radiance and extent (pdf, en)
Riduzione della luminosità del cielo
- Nel 2017, CIE 150:2017, Guide on the limitation of the effects of obtrusive light from outdoor lighting installations (en)
Il colore della luna piena
- Nel 2017, In welchem Licht strahlt der Vollmond? (pdf, de)
- Nel 2018 Der Wechsel der Farbtemperatur des Vollmondes (pdf scan, de)
Etichetta luminosa di ANCPEN
L‘etichetta luminosa dell‘ANCPEN (Dark-Sky France) descrive la nocività della sorgente luminosa causata dall‘inquinamento luminoso ecologico (fauna interessata) ed è ricavata dalla tabella 6:
- Nel 2015, metastudio Mission Économie Biodiversité et ANCPEN (pdf, fr)
La classe A |
A comprende unicamente lampade ai vapori di sodio a bassa pressione, ma in Svizzera sono tilizzate molto raramente. |
La classe B |
include le lampade a vapori di sodio ad alta pressione, da noi ancora molto diffuse, e i LED ambrati monocromatici. |
La classe C |
comprende LED caldi (standard minimo richiesto inferiore a 3000 Kelvin) |
La classe E |
comprende LED bianchi neutri |
La classe G |
comprende tra l’altro i LED bianchi freddi, che dal 2009 già installati in molti luoghi.
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