SAFE: Illuminare gli spazi pubblici in modo efficiente ed evitando le emissioni inutili

mercoledì, 17 gennaio 2018, presso la SES,  Piazza Grande, Locarno

Pomeriggio informativo organizzato dall’Agenzia svizzera per l’efficienza energetica, S.A.F.E., www.efficace.ch SvizzeraEnergia per i Comuni, www.cittadellenergia.ch.

L’inquinamento luminoso altera il benessere di uccelli, insetti ed animali notturni, ma pure dell’uomo, ad esempio quando l’illuminazione esterna raggiunge i locali abitati o disturba le osservazioni astronomiche.

È impossibile eliminare completamente le emissioni luminose indesiderate, ma limitarle fortemente sì, tramite una progettazione adeguata e l’uso di tecnologie moderne. Ammodernare l’IP deve servire a migliorare la situazione a livello di efficienza energetica, di inquinamento luminoso e di qualità di vita.

Il pomeriggio è dedicato in particolare ai Comuni, ai gestori dell’illuminazione pubblica e alle aziende elettriche.

Temi principali dell’incontro:

  • Emissioni luminose indesiderate:
    cosa sono, come limitarle?
  • Basi legali e raccomandazioni
  • Esempi concreti di risanamenti IP
  • IP a LED: parte del problema o
    della soluzione?
  • Esempi di regolamenti comunali
    per l’illuminazione esterna
  • Consigli pratici di topstreetlight
  • Incentivi effeSTRADA+

 

RSI: La notte è in pericolo

https://www.rsi.ch/g/9822196

L’inquinamento luminoso, che si estende progressivamente, sta facendo sparire la notte

Un gruppo di studiosi, in uno studio pubblicato giovedì sulla rivista Science Advances, ha sottolineato come nel corso degli anni l’illuminazione artificiale si sia intensificata. Per quanto riguarda Stati Uniti ed Europa, il fenomeno è rimasto stabile. L’incremento è dovuto invece all’estensione della rete elettrica in alcuni paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina.

L’inquinamento luminoso ha gravi conseguenze sulla salute dell’uomo: modifica il bioritmo, incide sul sonno alterando l’equilibrio psicofisico, favorisce l’insorgere di tumori, diabete e obesità. Nemmeno animali e flora sono risparmiati. La troppa illuminazione modifica i comportamenti riproduttivi di uccelli e animali notturni, così come l’impollinazione da parte degli insetti. Mentre gli alberi piantati fioriscono in anticipo rispetto al normale.

La troppa luce artificiale non solo rende sempre più difficile vedere a occhio nudo le stelle e la Via Lattea, ma rischia anche di fare sparire la notte.

BBC/RedMM

20Minuti – «Queste Luci disturbano il sonno e i viciniLichter stören den Schlaf der Nachbarn»

L’ illuminazione natalizia dei proiettori si diffonde in tutta la Svizzera.  L’associazione Dark-Sky, ne è tutt’ altro che soddisfatta

» Natale con i proiettori laser: (pdf)

Lo scorso anno abbiamo osservato per la prima volta questo sviluppo e ora la tendenza si sta intensificando. E’ una sciocchezza del genere. Fondamentalmente, qualsiasi luce che si muove, sfarfalla, lampeggia o lampeggia non è una cosa buona.

La sicurezza stradale. Quando la luce passa vicino al muro della casa, può causare irritazione agli automobilisti. Anche la fauna è disturbata. Soprattutto gli insetti, che si orientano sul cielo stellato, si confondono. E la luce monocromatica emessa dai laser disturba quasi tutto il mondo animale, compresi gli esseri umani. Soprattutto quando non è giallo ma verde, blu o viola e crea un effetto caleidoscopico. Colui che installa tali luci non favorisce i vicini e disturba il loro sonno.

Inoltre ci si chiede, cosa abbiano a che fare queste illuminazioni con il Santo Natale.

Conferenza a Lodano, valle Maggia

giovedì 19 ottobre ’17
Conferenza pubblica

Ladro di stelle:
l’inquinamento luminoso

Con un tasso di incremento annuo del 6% circa, l’inquinamento luminoso è tra i fattori inquinanti maggiormente in crescita. Ma cosa è l’inquinamento luminoso? Quali sono gli effetti della luce artificiale su flora, fauna, salute ed economia.? Come lo si può combattere?

alle ore 20.15
Palazzo comunale
di Lodano primo piano, entrata libera

Relatori:

  • Stefano Klett
    Dark-Sky Switzerland
  • Marzia Mattei-Roesli
    Centro protezione pipistrelli Ticino
  • Sergio Kraschitz
    Sezione cantonale della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo.

Locandina in PDF

LaRegione: Led, s’illumian d’immenso

Le ombre del gruppo LiSA sulle luci Led Terre di Pedemonte, alcuni cittadini si lamentano per il disturbo arrecato dalle luci dei lampioni TI-PRESS A me gli occhi Un’interrogazione del gruppo rossoverde LiSA al Municipio chiede spiegazioni al riguardo di questa problematica. I candelabri lungo le strade e nelle piazze in alcuni casi proiettano troppa luce e questo crea incomodi all’uomo e agli animali notturni.
di David Leoni

Hanno sostituito, nell’illuminazione pubblica, le vecchie lampadine tradizionali ai vapori di mercurio o sodio. Costituiscono l’alternativa a basso consumo energetico e la loro efficienza luminosa è nettamente migliore. Eppure, anche loro, le moderne lampadine al Led, presentano un inconveniente: quello, cioè, di contribuire all’inquinamento luminoso. Al maggior comfort visivo per pedoni e automobilisti fa dunque da contraltare la luce (un tantino fredda a detta di alcuni) che abbaglia le abitazioni circostanti. Ne vuole sapere di più al riguardo il Gruppo LiSA delle Terre di Pedemonte, il quale ha inoltrato al Municipio un’interrogazione. Sensibile alle problematiche ambientali, la compagine rossoverde a suo tempo ha salutato favorevolmente l’utilizzo di queste moderne lampadine. Tuttavia “la nostra percezione è però che si stia generando un nuovo problema, forse in parte ignorato dagli addetti ai lavori, ma chiaramente percepito dalla cittadinanza. Ci riferiamo all’evidente aumento della luminosità emessa dai nuovi candelabri, che risulta spesso essere sproporzionata rispetto agli effettivi bisogni e alle caratteristiche dei luoghi”. Da qui tutta una serie di precise domande all’esecutivo. In particolare a sapere se siano giunte lamentele da parte della cittadinanza; se la potenza di alcuni punti luce sia aumentata rispetto al passato; se l’autorità municipale ha studiato delle contromisure o meno. Inoltre LiSA domanda se Municipio e Ufficio tecnico siano al corrente degli interventi di sostituzione pianificati dalla Società elettrica sopracenerina (Ses) e se è vero che quest’ultima orienti le proprie scelte in base alle rimanenze di magazzino. Non da ultimo se sia possibile diminuire il fascio luminoso di alcuni lampioni (tra la mezzanotte e le sei del mattino queste lampade possono essere regolate in maniera tale da dimezzare il consumo), magari attraverso filtri per “affievolire” la potenza luminosa emessa che si trovano in commercio. Le nuove normative e la messa al bando delle vecchie lampade L’impiego delle lampadine al Led rientra nelle nuove direttive europee, fatte sue anche dalla Confederazione, che prevedono la messa al bando di lampade a vapori di mercurio. La Ses, nell’ambito del progetto federale “Prokilowatt” volto alla promozione dell’efficienza nel campo dell’elettricità, ha beneficiato di un contributo di 690mila franchi per ammodernare il parco illuminazione pubblico nel suo comprensorio di distribuzione. I Comuni partner, come le Terre di Pedemonte, hanno così approfittato dell’opportunità per procedere in questo senso. Nel ter- ritorio pedemontano vi sono diverse centinaia di punti luce. Di questi, fino a qualche anno fa, oltre un centinaio risultava non conforme alle direttive. D’intesa con la Ses, un’ottantina di candelabri (situati soprattutto ai lati della carreggiata nella campagna di Tegna) ha dunque potuto beneficiare di nuove tecnologie al Led. Grazie a questo primo intervento, si è potuto risparmiare parecchio in termini di kWh. La progressiva sostituzione delle vecchie lampade, intanto, procede. Per rimediare a questa situazione “paradossale”, si potrebbe anche ipotizzare di ridurre il numero di punti luce presenti negli abitati. Anche in questo caso, però, vi sono delle precise normative federali e cantonali da rispettare (per esempio per quanto riguarda l’illuminazione di incroci, attraversamenti pedonali ecc…). L’Amministrazione, in stretto contatto con la Ses, si è messa al lavoro per trovare una soluzione ottimale.

 

2017-09-19 LaRegione.pdf