La Regione: Luce sulla norma per l’ambiente

Niente paletti da Berna sul bagliore notturno. Però si precisa: è da trattare come altri inquinanti Dark Sky Ticino: ‘Finalmente si dice nero su bianco che le disposizioni sulla protezione dell’ambiente valgono anche per le emissioni eccessive di luce

Va bene così. Il Consiglio federale non metterà mano all’Ordinanza sulla protezione della natura e del paesaggio per ridurre gli effetti dell’inquinamento luminoso. Il governo lo ha deciso ieri sulla scorta di un rapporto dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam), in cui si evidenzia come le attuali basi legali bastino. L’Ufam fa comunque notare come – negli ultimi vent’anni – le “emissioni luminose dirette verso il cielo” siano “più che raddoppiate in Svizzera”, con conseguenze ignote sulla fauna notturna. Decisione, quella di Berna, che sa di disfatta per chi chiede un cielo più buio… Per nulla: «È solo apparentemente un brutto segnale» precisa Stefano Klett, presidente di Dark Sky Ticino. Ticino che dal 2007 si è chinato sulla questione emanando una serie di linee guida. «Il rapporto finalmente mette nero su bianco quello che già sostenevamo da tempo, ovvero che la Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) si applica anche all’inquinamento luminoso». Compreso il principio di precauzione, spesso invocato da chi si occupa del tema nel tentativo di ottenere una migliore pianificazione degli impianti d’illuminazione, evitando una loro proliferazione. In base a tale principio “le emissioni di luce devono essere limitate nella misura in cui ciò sia tecnicamente e operativamente fattibile ed economicamente sostenibile”. E questo perché “numerosi studi hanno dimostrato che la luce artificiale nell’ambiente può influenzare la vitalità di specie e comunità e causare la morte di un gran numero di insetti e uccelli”. Effetti sui volatili particolarmente evidenti quando si ha a che fare con i migratori, fa notare Roberto Lardelli, presidente di Ficedula, l’Associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana. «La luce attorno a Malpensa, ad esempio, attira numerosi esemplari, che perdono in questo modo una tappa del loro viaggio. Per molti ciò significa la morte». Conseguenze che si possono mitigare «adottando misure e accorgimenti già alla portata degli uffici tecnici» dei Comuni. Negli ultimi anni, peraltro, l’attenzione al tema è aumentata, con convegni specialistici e aziende elettriche più attente. Sul piano federale, intanto, si attende sempre l’aggiornamento del documento ‘Aiuto all’esecuzione sulle emissioni luminose’, in cui – precisa Berna – “saranno definite le esigenze delle specie e degli ambienti naturali” così come saranno “presentate raccomandazioni su misure volte a garantire una migliore protezione”. Posto in consultazione tra il 12 aprile e il 30 giugno 2017, è tutt’ora in fase di revisione in seno all’Ufam.

tvsvizzera.it: Premiato il comune che si fa sempre più buio

Mentre molte città installano e accendono le luminarie, in vista del periodo natalizio, c’è un comune nel canton Grigioni che si fa sempre più buio. E per questo è stato anche premiato.

A Fläsch, nel giro di quattro anni, l’illuminazione notturna è diminuita drasticamente. Una misura presa per il bene degli animali, che negli scorsi giorni ha ricevuto il plauso di Pro Natura e il premio in denaroLink esterno della Fondazione Beugger.

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La posizione di Fläsch indicata su una cartina di swisstopo

Fläsch è raggiungibile dall’uscita autostradale di Bad Ragaz

Oltre a intervenire sul numero di punti luce e sull’accensione dei lampioni, che dopo le 23 si attivano soltanto in presenza di movimento, il villaggioLink esterno ha fatto modificare anche la cosiddetta temperatura dell’illuminazione.

“La luce blu è quella che dà più fastidio agli animali notturni, questo lo provano diversi studi”, spiega il progettista Roland Bodenmann. “Rendendo la luce più calda, l’effetto che disturba gli insetti e distrae i pipistrelli diminuisce immediatamente”.

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Servizio del TG sui provvedimenti contro l’inquinamento luminoso presi dal comune di Fläsch e i riconoscimenti ricevuti

Anche molti abitanti, la trovano più gradevole. Intanto risparmiano sul consumo di energia, e si godono il cielo in armonia con la natura.

tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 09.11.2018)

Petizione – Chiediamoci perché scompaiono gli insetti

Nel corso degli ultimi trent’anni è scomparsa oltre la metà degli insetti. Questa evoluzione non è solo una minaccia per numerosi animali e piante, ma mette in pericolo la salvaguardia delle nostre risorse naturali, ragione per cui abbiamo deciso di lanciare un appello alle autorità affinché agiscano in modo rapido ed efficace.
Con la presente chiediamo al Consiglio federale e al Parlamento:
  • di voler informare scientificamente sulle ragioni e sulla portata della scomparsa degli insetti nelle varie regioni della Svizzera e di voler mettere tempestivamente a disposizione le risorse finanziarie sufficienti a questo scopo;
  • di voler prontamente e coerentemente applicare i piani d’azione in materia di biodiversità, di salute delle api e di prodotti fitosanitari;
  • di voler implementare nuove misure efficaci, ad esempio per sostenere spazi vitali più numerosi e per ridurre l’inquinamento luminoso;
  • di voler informare la popolazione sull’inestimabile contributo dato dagli insetti alla protezione dell’ecosistema e al benessere dell’umanità.

Co-firmare i parlamentari (Consiglieri nazionali):
Maya Graf (Vert, BL)
Silva Semadeni (PS, GR)
Markus Ritter (PDC, SG)
Bernhard Guhl (PBD, AG)
Lisa Mazzone (Vert, GE)
Isabelle Chevalley (Vert liberaux, VD)
Karl Vogler (CSP, OW)

Supporto passivo da parte di altre organizzazioni:
WSL
Papiliorama
Biosuisse
Stazione Ornitologica Svizzera
Greenpeace
Slow-Food Switzerland
Naturama Aarau

Link alla petizione su moria-degli-insetti.ch

Informatione Complementare

Quello che abbiamo potuto osservare da tempo nel mondo delle api deve essere allargato a numerosi altri insetti. Ricerche effettuate in Germania hanno rivelato che nel corso degli ultimi trent’anni sono scomparsi oltre la metà di tutti gli insetti. Al momento non è ancora dato a sapere in quale misura ciò concerna anche la Svizzera. Osservando attentamente ci si rende però conto che, di giorno come di notte, si sentono molto meno ronzii e fischi causati dagli insetti di una volta, che nel bagliore dei lampioni ne svolazzano sempre meno, per non parlare del parabrezza dell’auto che rimane spesso pulito anche dopo un lungo percorso. Può darsi che a qualcuno questi fenomeni piacciano, ma la situazione deve preoccupare perché gli insetti sono di fatto un elemento insostituibile del nostro ecosistema.

Decine di insetti sono attratti da una fredda lampada blu e cacciati da una specie di pipistrello tollerante alla luce.

Uccelli, rane, pesci, porcospini, pipistrelli e tanti altri animali si nutrono di insetti. Senza insetti, pure loro scompariranno. Lo stesso destino è riservato alle piante, siano esse selvatiche o coltivate, che dipendono dall’impollinazione degli insetti. La scomparsa degli insetti costituisce pure una minaccia per la produzione alimentare, per gli interi ecosistemi e di conseguenza per le nostre risorse naturali!

Al momento le ragioni della scomparsa degli insetti in Svizzera possiamo in parte solo immaginarle. Lo sfruttamento intensivo dell’ambiente da parte dell’uomo gioca ovviamente un ruolo chiave. In agricoltura la discussione si è focalizzata sull’utilizzo di alcuni prodotti fitosanitari. Il ritmo sfrenato delle costruzioni edili, la cementificazione del paesaggio e l’inquinamento luminoso sono sotto gli occhi di tutti. Una cosa è certa: per poter decidere delle misure adeguate servono degli studi approfonditi e fatti concreti. Bisogna inoltre informarne la popolazione e gli inquinatori affinché ciascuno possa dare il suo contributo: imprese, agricoltori, forestali, Comuni, Municipalità, Cantoni e Confederazione.

Ecco perché ci appelliamo al Consiglio federale e al Parlamento affinché facciano luce sul problema della scomparsa degli insetti, informino la popolazione e introducano al più presto le misure necessarie. Se il bisogno di intervenire è già giustificato, non bisognerà indugiare oltre: le misure già decise in merito alla salvaguardia della biodiversità, della salute delle api ed alla limitazione dei prodotti fitosanitari devono essere applicate senza indugi.

Con la tua firma a sostegno di questa petizione puoi mandare un segnale forte alle autorità competenti, invitandole ad agire e ad affrontare con concretezza il problema ambientale!