C’è chi le vorrebbe dappertutto dentro e fuori dalla propria abitazione per ragioni estetiche, chi invece le vorrebbe in ogni strada e crocicchio in nome del risparmio energetico. C’è poi chi, invocando l’inquinamento luminoso, ritiene che l’illuminazione con lampade LED sia una scorciatoia troppo facile. Light Emitting Diode (diodo a emissione di luce) è questo il significato dell’acronimo diventato ormai di uso comune. Ma perché se ne parla tanto? Cosa si cela nell’ombra della fredda luce (o tiepida, a dipendenza del tipo) che ha ormai spodestato le vecchie lampade a mercurio? Viviamo un’epoca di luce perenne e più la tecnologia avanza meno ci costa illuminare a giorno strade, luoghi pubblici e monumenti. Al di là delle ovvie ragioni di sicurezza e di fruibilità dei luoghi in cui la luce è indispensabile, quali sono le ragioni di chi avanza perplessità sul modo di illuminare gli spazi aperti? Basterà la tecnologia LED a mettere tutti d’accordo o sarà invece una nuova sfida tra chi vuole che la notte sia buia e chi invece la vuole luminosa e “sicura”?
Author: Stefano Klett
Rete UNO: Lampade LED
Gli agglomerati urbani sono sempre più luminosi. Vari Comuni stanno adottando la nuova tecnologia per l’illuminazione pubblica. Ci parla di luce LED Stefano Klett, vice-presidente Dark-Sky Switzerland.
Qui il contributo audio:
TIO/20Minuti:Usate le lampade LED, ma quelle a luce “calda”
È l’appello ai principali Comuni ticinesi lanciato da Dark-Sky: «La tonalità “fredda” porta a un aumento dell’inquinamento luminoso»
LUGANO – Gli agglomerati urbani sono sempre più luminosi per colpa delle lampade LED. Anche in Ticino, dove svariati Comuni stanno adottando la nuova tecnologia per l’illuminazione pubblica. È per questo che di recente la sezione ticinese dell’organizzazione Dark-Sky ha inviato un appello alle autorità dei principali centri urbani del nostro cantone: «Il LED con una tonalità di luce “fredda” è dannoso e quindi da evitare». Sì, perché nella maggior parte dei casi le lampade LED adottate emettono una luce che presenta una componente blu molto più intensa del solito. «Si tratta di una tonalità dannosa per la natura, poiché si trasmette più facilmente nell’atmosfera» ci spiega Stefano Klett di Dark-Sky. «Si registra dunque un aumento dell’illuminazione – continua – che disturba gli animali notturni ma anche il ritmo sonno-veglia dell’essere umano».
Invito alla riflessione – L’introduzione della tecnologia LED è ancora in corso, quindi l’organizzazione invita alla riflessione: «Non vorremmo che, pur riducendo i consumi, si aumentasse la quantità di luce dispersa nell’ambiente» si legge nella lettera indirizzata ai Comuni. «Sul territorio di Lugano – ci dice ancora Klett – quasi tutti i LED sono a luce “fredda”, hanno fatto meglio a Orselina dove hanno optato per l’alternativa “calda”».
Una questione di efficienza – Ma per quale motivo la scelta cade piuttosto sui LED che emettono tonalità blu? «Riteniamo che sia una questione di mercato. Inoltre, questo tipo di lampada è leggermente più efficiente di quelle a luce “calda”. Ma solo leggermente» afferma l’esperto.
Alpi sempre più luminose – Il problema è che la luce blu risulta visibile a decine, se non a centinaia, di chilometri di distanza. L’introduzione di tale tecnologia su tutto il territorio porterebbe dunque a un forte aumento dell’inquinamento luminoso. Lo dimostra il nuovo atlante mondiale dell’illuminazione artificiale del cielo notturno del ricercatore Fabio Falchi: con un passaggio completo al LED bianco neutro, ampie zone in Svizzera risulteranno ulteriormente illuminate dalla luce artificiale e il limite minimo rispetto alla luminosità naturale nelle Alpi aumenterà dall’attuale 8% al 32%. Nelle città più illuminate, si parla invece di un incremento dall’odierno 1’020% al 2’050%.
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ETiConforma paper: Grazie ai LED anche nelle zone di montagna il cielo presto scomparirà
Stefano Klett
Vice-Presidente Dark-Sky Switzerland
L’importanza di salvaguardare il cielo stellato Al primo approccio, per rapporto ad altri problemi sembra un problema poco rilevante. Cosa, la luce inquina? Ma da quando in qua? Ma se la colonizzazione dei LED freddi continua, un aumento repentino dell’inquinamento luminoso, anche nelle zone meno colpite da questo fenomeno, sarà inevitabile. Il motivo è da ricercare dal fatto che i LED utilizzati oggi hanno una tonalità di luce molto fredda che tende verso il BLU. Il BLU si disperde più facilmente nell’atmosfera, proprio per questo motivo il cielo diurno è BLU. Di conseguenza la luce di queste lampade risulta visibile a centinaia di chilometri di distanza.
La luce ricca di BLU è assolutamente da evitare
Oltre ai problemi citati in precedenza, ci sono diversi studi che dimostrano che la maggior parte degli esseri viventi (uomo, animali e piante) sono molto più sensibili alla luce BLU e che sono parecchi i problemi creati alla natura dai LED freddi. Le mappe dell’inquinamento luminoso, mostrano: una (tinyurl.com/CHIL2015) la situazione dell’inquinamento luminoso nel 2015 (luminanza artificiale del cielo in rapporto a quella naturale) la seconda (tinyurl.com/CHIL2015LED) è una simulazione che mostra cosa succederebbe se dovessimo sostituire tutte le luci con LED freddi. Dalla simulazione si vede bene, che le zone con il cielo più buio nelle nostre montagne sparirebbero e che in tutte le zone si assisterebbe ad un aumento impressionante della luminanza del cielo.
Le città ticinesi sono le più luminose
Se si confrontano alcune città, sulla mappa dell’inquinamento luminoso Svizzera (www.darksky.ch/ti), si vede chiaramente che a parità di abitanti, le città ticinesi risultano essere più luminose che in svizzera tedesca. Confrontiamo Lugano a S. Gallo oppure Bellinzona e Locarno con Coira, la differenza è impressionante, ma questo vale per tutte le località. Sarebbe ora che anche in Ticino ci si impegnasse per fermare questo continuo aumento di luce inutile.
Quindi?
Quindi è assolutamente necessario che il cantone e i comuni impongano il rispetto delle “linee guida cantonali per la prevenzione dell’inquinamento luminoso” (2007) e della Norma SIA 491 (Società degli ingegneri e degli architetti). E che si imponga un utilizzo di LED caldi con temperature inferiore ai 3’000 K, come è del resto il caso per l’utilizzo dei LED per casa. Verificate personalmente il valore in “K (Kelvin)” delle lampadine che trovate nei supermercati, hanno una temperatura di 2’700 K, perché? Installare lampade LED calde anche per l’illuminazione esterna oggi è possibile
Più sufficienza e meno efficienza – scegliere bene i LED
Bisogna dire che il progresso tecnologico fatto nei decenni è davvero notevole. Con la stessa potenza elettrica (W) presa dalla rete, si può produrre una quantità sempre maggiore di luminosità (Lumen), come mostra il seguente diagramma.
Intanto alcune precedenti tecnologie vengono sostituite o il loro impiego vietato, poiché non sono più abbastanza efficienti per rispettare le strategie energetiche del legislatore.
RISPARMIARE ENERGIA?
Con i più recenti mezzi di illuminazione abbiamo a disposizione un ottimo strumento per risparmiare. Infatti i LED si possono “dimmare” (regolare) o, grazie all’elettronica intelligente, comandare quasi a piacimento, dunque le luci si possono abbassare o spegnere secondo necessità (“luce intelligente”).
SPRECO DI LUCE?
Nei grandi centri però, dove c’è molta richiesta di luce, la maggiore efficienza spesso ha come conseguenza che il numero dei punti luce rimane o addirittura aumenta, visto che con la stessa spesa si può avere più luce.
Inoltre se sono gli installatori e i produttori di corrente a scegliere le lampade, spesso finiranno con il preferire i LED freddi poiché più efficienti. (vedi sopra).
Dark-Sky Switzerland: “Quando si cerca la maggiore efficienza, spesso si dimentica che nello spettro dei LED bianchi la parte di blu è quella che maggiormente disturba l’ambiente. Appena svanisce la luce UV delle lampade a vapori di mercurio, rimane il fastidio per gli animali notturni come insetti e pipistrelli e anche per il sonno degli esseri umani, provocato da LED troppo efficaci. L’inquinamento luminoso raddoppia o addirittura triplica quando luci a vapori di sodio arancioni vengono sostituite da LED a spettro neutro bianco (secondo Fabio Falchi, 2016).”
LUCE LED CALDA RISPARMIA ABBASTANZA ENRGIA
Se capovolgiamo il diagramma e calcoliamo quanta energia impieghiamo se cambiamo tecnologia senza aumentare la quantità di luce, il bilancio sarà migliore sia per il portafoglio che per l’ambiente.
PRINCIPIO DELLA SUFFICIENZA
Per la luce vale il principio: quella necessaria ma il meno possibile.
Se siamo soddisfatti del flusso luminoso, sia a livello normativo che come consumatori, non abbiamo bisogno di più luce. In questo modo, con ogni innovazione tecnologica il consumo di corrente può diminuire. Questo è ecologico, visto che viene prodotta solo l’energia realmente necessaria. In questo modo diminuiscono anche le energie grigie e le emissioni di CO2, la qualità del sonno aumenta, ritorna il piacere di ammirare il cielo stellato e la fauna e l’ecosistema (biodiversità) soffrono un po’ meno per lo smog luminoso.
RSI RETE UNO – Lugano è “troppo luminosa”
Lo sostengono i consiglieri comunali dei Verdi, secondo cui bisognerebbe seguire piani come quello di San Gallo
La luminosità di Lugano per alcuni è eccessiva, tra cui i consiglieri comunali dei Verdi, che in un’interrogazione al Municipio hanno sottolineato come l’agglomerato produca molto più inquinamento luminoso rispetto ad altre città come San Gallo o Berna.
Le argomentazioni sono varie, dai costi troppo elevati previsti per l’illuminazione nel 2017, circa 2 milioni, al fatto che l’inquinamento luminoso può avere effetti negativi sulla salute delle persone, sull’inquinamento e anche sulla sicurezza.
“Chiediamo alla città di Lugano di riflettere sulla problematica dell’inquinamento luminoso e tentare di capire quali interventi possono essere fatti per ridurlo, in base anche ai numerosi esempi virtuosi presenti in Svizzera”, ha affermato il consigliere comunale Nicola Schoenenberger.
Le Aziende industriali di Lugano (AIL) sostengono invece che l’illuminazione della città sia appena stata risanata, in modo da ridurne le emissioni, e che durante le ore notturne gli impianti pubblici hanno un flusso ridotto.
» RSI – Lugano è “troppo luminosa”