Radio3i – Quando più che natale sembra…carnevale! Dark-Sky prosegue la sua battaglia all’inquinamento luminoso

Il problema non riguarda soltanto il periodo natalizio. Ci sono sempre più luci e sempre più potenti. Un tasto dolente per l’ambiente e anche per la salute.

2016-12-15_radio3iiiIl dibattito si è riaperto proprio nel periodo in cui molti si sbizzarriscono con le luci di Natale.
In generale possiamo dire che ci sono alcune regole da rispettare, soprattutto per non infastidire il vicinato.
Di questo e altro ne abbiamo parlato con Stefano Klett di Dark-Sky sezione Ticino.

20minuti – Luminarie: c’è chi ne vuole di meno

LUGANO: Luminarie mai così a buon mercato.

e_luci_di_ascona-_tipressI ticinesi quest’anno oceanospenderanno 860mila franchi in tutto per le bollette natalizie, secondo SvizzeraEnergia. Meno della metà rispetto al 2010.
Il merito? «È delle luci al Led, che consumano di meno» spiega l’esperto. Attenzione però all’inquinamento luminoso.

L’associazione Dark-Sky avverte: «In rapporto agli abitanti, il Ticino è il Cantone più illuminato di notte». E chiede ai Comuni più controlli.
Il Ticino si illumina per il Natale, si sbizzarrisce, scatta la competizione fra vicini di casa, e su tio.ch parte oggi la gara a chi scova le luminarie più grandi, più colorate, più strane (inviateci le vostre foto a cronaca@nulltio.ch, le pubblicheremo).

Per ora, il premio per la decorazione più curiosa se lo aggiudica il club Oceano di Grancia: immagini della facciata del noto locale a luci rosse con luminarie “in versione sexy” stanno facendo il giro del web.
Un «doppio senso divertente » che, spiega la direzione, «non ha creato fi nora alcun problema alle famiglie» e nemmeno agli automobilisti della vicina A2: «In ogni caso abbiamo tutte le autorizzazioni » precisano i titolari.

Non tutti possono permettersi un impianto del genere, chiaro.
Ma i ticinesi si danno da fare. Spendono di meno e illuminano di più: se nel 2010 i consumi di energia per decorazioni natalizie nel nostro Cantone erano stati di 2 milioni di franchi, quest’anno la cifra scenderà a 860mila franchi se- «Tante luci, pochi controlli» condo una stima elaborata per tio.ch-20minuti da SvizzeraEnergia. Meno della metà.

«Merito della diffusione delle luci Led, che consumano di meno» spiega l’esperto della Supsi Nerio Cereghetti. La luminosità pre-natalizia, però, non piace a tutti. Anche in Ticino non è mancato chi, nei giorni scorsi, si è rivolto al Dipartimento del territorio per informarsi sulle restrizioni previste dalla legge. Nessun reclamo né cause legali (finora).
«Trattandosi di impianti temporanei, è facile immaginare soluzioni di compromesso soddisfacenti sia per il reclamante che per il proprietario della luminaria » spiega Sergio Kraschitz dell’Uffcio della prevenzione dei rumori.

Basta rispettare gli orari consentiti: dalla 1 di notte alle 6 del mattino luci spente, lo impone una legge federale anche se «purtroppo quasi nessuno controlla che venga rispettata» fa notare Stefano Klett di Dark-Sky Switzerland, sezione Ticino.

L’associazione, che da sempre si batte contro l’inquinamento luminoso, lunedì ha scritto al Municipio di Melide per protestare contro l’accensione di un mega- faro sulla pista di Melide Ice.

«I Comuni dovrebbero vigilare sull’osservanza delle regole, ma sul tema c’è ancora poca sensibilità» continua Klett.
«Siamo di gran lunga il Cantone più illuminato della Svizzera in rapporto agli abitanti.
È questione di mentalità. Nessuno vuole rovinare il Natale, ma attenti ad esagerare».

DAVIDE ILLARIETTI

» 20minuti (pdf)

 

RSI Rete Uno – Inquinamento luminoso e illuminazioni natalizie: facciamo luce

la consulenzarete_uno
con Antonio Bolzani

luminarie_nataleI grandi consumi di energia elettrica nel mese di dicembre sono causati in gran parte dalle illuminazioni natalizie: ghirlande luminose, stelle, fiocchi di neve, cascate di lucine e di renne, babbi natali luminosi e altre varie luminarie che si accendono e si spengono in continuazione sui balconi e nei giardini di moltissime case e nei negozi. Inoltre ci sono tutte le luci natalizie pubbliche accese sulle piazze e sulle strade dei paesi e delle città che si aggiungono ai molti pannelli luminosi pubblicitari presenti in tutto il territorio.Un’infinità di luci sgargianti, insomma, che in questo periodo, considerata la quantità di luci natalizie appese ovunque, rasenta spesso l’esagerazione e la pacchianeria.
Ma quanto consumano in realtà le luci natalizie?
Sempre più spesso le lucine funzionano a LED e quindi consumano meno corrente, non si surriscaldano e durano molto a lungo. Una catena luminosa tradizionale a incandescenza consuma 30 watt circa, mentre la stessa catena a LED soltanto 3 watt. È vero che i prodotti a LED sono un po’ più cari, ma consumano fino a dieci volte di meno. Tanto per rendere l’idea, durante tutto il periodo natalizio, una decorazione a LED consuma meno corrente di quanta ne richiede la preparazione dell’arrosto di Natale.Ma in realtà, quanto fanno risparmiare le catene luminose a LED? Le catene di luci a LED consumano fino a 10 volte meno delle lampadine alogene o a incandescenza tradizionali e inoltre durano molto di più e non si surriscaldano. Il consumo di corrente di tutti i prodotti dovrebbe essere indicato sulla confezione. Oltre che sui consumi di elettricità, nella trasmissione odierna facciamo il punto sull’inquinamento luminoso in generale, sulle norme che regolano le luci esterne dei privati e quelle dei Comuni e sull’impatto che tutte queste luci hanno sugli animali.Ospiti del programma:Stefano Klett, coordinatore di Dark-Sky Svizzera Sezione Ticino www.darksky.ch/ti
Sergio Kraschitz, collaboratore scientifico dell’Ufficio della prevenzione dei rumori della Divisione dell’ambiente del Dipartimento del territorio
Marzia Mattei-Roesli, biologa e responsabile del Centro protezione chirotteri Ticino.

» 5.12.2016 RSI la consulenza (online)

Cavaliere della notte 2016

Splendido, memorabile e solenne.

20 anni di Dark-Sky Switzerland

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Ritter der Nacht

Il 18 Novembre 2016 Dark-Sky Switzerland ha festeggiato a Zurigo con una sessantina di ospiti il proprio ventesimo giubileo. E ha attribuito il premio  «Cavaliere della Notte» all’ufficio dell’ambiente urano, rappresentato dal  Dr. Alexander Imhof. Nell’ambito del progetto di costruzione turistica presso Andermatt (Sawiris’ «Chedi»), hanno infatti emesso delle norme specifiche e hanno elaborato un metodo di verifica delle emissioni di luce. Per il Laudatio abbiamo avuto l’onore di avere Moritz Leuenberger come interprete d’eccezione.

È stato un evento di successo con i nostri membri, numerosi rappresentanti di organizzazioni ambientaliste e numerose pedonalità politiche del canton Uri ma anche di altri cantoni e dall’estero.

Moritz Leuenberger ci ha colpito con forza e suggerimenti linguistici, l’umorismo e lo spirito e motivato.

Alexander Imhof ha meravigliosamente messo a punto il tema del cavaliere con serietà e divertimento e gioito visibilmente sul riconoscimento.

Manuel Hebeisen ha suonato con sentimento .

Dark Sky Svizzera ha fatto di tutto per mettere gli ospiti a proprio agio.

Il Film dell’evento (in tedesco)

Le Foto dell’evento

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Il monitoraggio della luce presso Andermatt

Il comunicato sampa

Die Festschrift hielt das Ereignis noch einmal als Andenken für Alle fest und wurde von Marianne Biedermann geschrieben und dann auch in den andern Sprachen an die Mitglieder versandt.

Il foglio commemorativo «del Cavaliere della Notte 2016» (pdf)

Corriere del Ticino – Troppa luce di notte mette a repentaglio la salute di molte specie

cdt_09La luce può essere anche una barriera e nociva alla salute: se per molti, ad esempio, l’inquinamento è qualcosa che scaturisce dallo sversamento di sostanze tossiche o di materiale pericoloso, pochi si immaginerebbero che possa essere collegato alla luce.

Se il troppo stroppia, la nostra società ci è riuscita pure con l’illuminazione notturna, tanto da provocare danni anche seri sia agli esseri umani, sia alla natura.

Durante la serata a dir poco «illuminante » organizzata lunedì scorso a Vezia dall’associazione Dark-Sky Switzerland, il vicepresidente Stefano Klett, il collaboratore scientifico della Sezione cantonale protezione aria, acqua e suolo Sergio Kraschitz e la biologa Marzia Mattei-Roesli hanno presentato un quadro piuttosto preoccupante della situazione odierna e la previsione dell’inquinamento luminoso.

Da una parte aumentano gli studi che correlano la mancanza di un buio ristoratore a problemi di salute nelle persone.

Dall’altra però anche agli animali, la nostra voglia di trasformare in «giorno» la notte crea gravi scompensi: «Può sembrare strano, per chi ha osservato i pipistrelli volteggiare sotto i lampioni a caccia di insetti, sentire che una strada illuminata può diventare una barriera insuperabile.

Specie diverse possono reagire in modo opposto » spiega Marzia Mattei-Roesli, responsabile del Centro protezione chirotteri Ticino.

«Inoltre, quando una colonia di pipistrelli si trova in un edificio, l’illuminazione di una o più facciate può restringerne la mobilità, costringendoli a usare solo le entrate e le uscite rimaste al buio.

Oppure, se a causa della luce i pipistrelli si involano più tardi e rientrano prima, questo ne limita il periodo a disposizione per nutrirsi.

A volte bastano pochi accorgimenti, come una schermatura, per risolvere il problema.

Purtroppo è proprio il fatto che l’illuminazione non venga ancora recepita come una possibile fonte di problema a porre l’ostacolo maggiore».

Preoccupante è la scoperta che le radiazioni blu dei nuovi LED «freddi» influenzano negativamente gli animali.

Queste radiazioni sono quasi impercettibili però, come si è visto nel caso di smartphone e tablet, possono incidere anche negativamente sul sonno delle persone.

Proprio questa luce potrebbe, se tutte le fonti di illuminazione attuali venissero equipaggiate con LED «freddi», eliminare anche le zone buie ancora esistenti e di conseguenza cancellare le stelle in cielo, di vitale importanza ad esempio per gli uccelli migratori.

I consigli sono dunque di illuminare il meno possibile e solo dove è necessario, seguendo le indicazioni della Società svizzera ingegneri e architetti (norma SIA 491).

B.j.

» 2016-11-10 Corriere del Ticino p. 36 (pdf)