National Geograhics: La Fine della Notte

Il National Geograhics America ha dedicato la copertina del numero di novembre all’inquinamento luminoso, titolando l’articolo “The end of the Night, why we need Darkness” (la fine della notte, perchè abbiamo bisogno del buio).

coverngm200811_us_sized_image_01L’articolo presenta bene gli effetti negativi sull’uomo e sull’ambiente fornendo delle bellissime foto: il cielo stellato sul ponte naturale di Owachomo nel Natural Bridges National Monument, nello Utah, la prima area dichiarata “Dark Sky Park” dall’Internetional Dark-Sky Assotiation (IDA); come pure diverse foto impressionanti di zone urbane negli USA.
La versione italiana purtroppo non ha dedicato la copertina all’argomento. Ha comunque dato più spazio all’interno, con un ulteriore articolo, dal titolo “Non Spegnete le Stelle”, scritto dal presidente di CieloBuio, Fabio Falchi.

Tra le altre cose è pubblicata, su una doppia pagina, una mappa del mondo basata sui dati forniti dall’ISTIL, Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso.

L’articolo in inglese

National Geograhics Italia

National Geograhics America

 

Nuova pubblicazione “Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli”

In stretta collaborazione con l’Associazione svizzera per la protezione degli uccelli ASPU/BirdLife Svizzera e altre organizzazioni per la protezione della natura e deglii uccelli , Dark Sky Svizzera e dei partners dell’industria, la Stazione ornitologica svizzera ha appena pubblicato un fascicolo riccamente illustrato che indica come evitare le collisioni degli uccelli contro i vetri.

vogelwarte-logohead_02Questo lavoro pubblicato in italiano, francese e tedesco sarà distribuito a tutte le amministrazioni comunali come pure agli studi di architettura di tutta la Svizzera. Ne potete trovare una versione in pdf nel sito: www.vogelglas.info/public/leitfaden-voegel-und-glas_it.pdf
Se vi interessa potete riceverne gratuitamente qualche copia (ordini a glas@nullvogelwarte.ch). Per grandi quantità verranno fatturati Fr. 15.- a copia.

DARKSKY 2008, l’8° Simposio europeo per la protezione del cielo notturno

Si svolgerà a Vienna, dal 22 al 23 agosto 2008, l’8o simposio europeo sull’Inquinamento luminoso.

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L’importante simposio europeo sarà nutrito da un programma scientifico che comprende:

  • l’impatto e il monitoraggio dell’inquinamento luminoso;
  • gli effetti dell’inquinamento luminoso sull’ambiente, sugli animali e sulla salute umana;
  • l’efficienza energetica, la tecnologia di illuminazione, sicurezza del traffico
  • e le leggi sull’inquinamento luminoso

Il convegno è rivolto a tutti, rappresentanti delle istituzioni, sindaci, tecnici, aziende, progettisti, astronomi e ambientalisti.

Per le modalità di iscrizione al convegno e il programma dettagliato, con tutte le attività collegate, vi invitiamo a visitare il seguente link:

darksky2008.kuffner-sternwarte.at

 

CdT – In Ticino la situazione non è rosea

I nostri cieli sono inquinati. Non stiamo parlando di smog, ma di luce. Di notte, infatti, le molte fonti luminose presenti sul territorio ticinese assorbono quella delle stelle, rendendo il cielo meno visibile. Capita addirittura che alcuni adulti, visitando un osservatorio, scoprano di non aver mai visto prima la Via Lattea e, come rileva il presidente de Le Pleiadi, Gilberto Luvini, « è grave se si pensa che non abitano nel centro di una grande città ».

cdt_09In Svizzera, l’associazione Dark-Sky si occupa di monitorare l’inquinamento luminoso. « A livello cantonale la situazione non è rosea – dice Stefano Klett, responsabile della sezione ticinese – poiché le luci, nel nostro ambiente, si moltiplicano. Questo inquinamento è peggiorato negli ultimi dieci anni. I punti maggiormente esposti, naturalmente, sono quelli legati ai grossi agglomerati urbani del Luganese, Bellinzonese, Mendrisiotto e Locarnese ». Tuttavia, prosegue Klett, «alcuni Comuni si sono attivati – o si stanno attivando – per un rispetto ambientale anche in quest’ambito. È il caso di Coldrerio, Castel San Pietro, Mendrisio e Balerna.

Un aspetto positivo, che non riflette però la situazione generale del Cantone». L’inquinamento luminoso non tocca solamente l’aspetto scientifico legato allo studio degli astri, «ma coinvolge anche fattori culturali, emotivi e, più classicamente, ambientali.

Anche il cielo fa parte di ciò che ci circonda». Klett ricorda che le fonti di luci sono importanti, certo, ma dovrebbero essere orientate in modo corretto per evitare che diventino invadenti. «In caso contrario, non solo vegetazione e animali ne risentono, ma anche l’uomo. È scientificamente provato che la luce influisce sulla produzione di melatonina: ed è stato constatato che esiste una correlazione tra l’illuminazione e la comparsa del cancro al seno». Attualmente, per godere appieno del cielo stellato, bisogna salire in quota. E in montagna, «anche se non bisogna allarmarsi, c’è la tendenza ad illuminare sempre più case o beni pubblici, come le chiese».

2008-07-30 Corriere del Ticino

 

eXtra – Chi si è preso le stelle?

Dov’è finito il firmamento? Illuminare il nulla: sembra demenziale, ma così è. Perchè 40 per cento della luce artificiale notturna viene <<sparata>> verso il cielo. Uno spreco assurdo do energia.

extra_6478686b27_01E unna fregatura per chi vuole ammirare le stelle. Però, in mancanza di una legge cantonale, alcuni Comuni prendono provvedimenti.

“Seconda stella a destra, questo è il cammino…”. Già, a trovarla, però, la seconda stella a destra. Alzi gli occhi al cielo e sei fortunato se a malapena vedi Venere, basso sull’orizzonte. Perché c’è il lampione che ti frega, o quelle tremende bocce nel giardino del vicino, e pure quell’assurdo riflettore “sparato” tutta la notte sulla facciata del capannone.

Accesi tutta la notte, per la gioia… di chi? Non si capisce. Certo non degli astrofili, che vorrebbero poter godere del firmamento.

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