L’illuminazione notturna fa discutere in Ticino. Dai lampioni Led giudicati accecanti da una parte della popolazione (vedi ‘laRegione’ del 16 febbraio) all’elevato numero di ricorsi incassati di recente dal progetto di rinnovo degli impianti a Rovio. Non sono mancati e non mancano comunque enti locali dove il dibattito ha partorito soluzioni che sembrano accontentare tutte le sensibilità e tutte le esigenze. È il caso di Monteggio, dove nei primi mesi del 2019 l’intera illuminazione pubblica (circa 300 lampioni) verrà sostituita con installazioni Led di nuova generazione, dalla luce meno blu e più ambrata. E questo per arrecare meno disturbo a fauna, flora e… persone. Un risultato scaturito da numerosi incontri con esperti e con la Commissione energia del Comune, in cui siede anche il presidente di Dark Sky Ticino Stefano Klett (vedi articolo a lato). «Inoltre – fa notare il sindaco Piero Marchesi – l’intensità di tutta l’illuminazione sarà ridotta del 50% nelle ore centrali della notte, mentre sulle strade a basso volume di traffico, si arriverà al 20%». Grazie a dei sensori di movimento «la luce verrà riportata ai livelli normali quando sarà necessario», ovvero quando «sulla strada si troveranno a transitare veicoli o persone».