Inquinamento luminoso Anche in Ticino si è persa completamente l’oscurità: un pericolo per i volatili e per l’ecosistema, un problema per il sonno, un rischio per la sicurezza stradale e uno sperpero di risorse energetiche
Ogni giorno vengono accese nuove fonti luminose, che sovente illuminano troppo emale. Negli ultimi vent’anni le emissioni di luce sono di conseguenza aumentate del 70 per cento e, per far fronte alla problematica, dieci anni or sono è nata anche in Ticino una sezione di Dark Sky Switzerland, associazione che si prefigge di coordinare gli sforzi per salvaguardare il buio notturno. Le notti diventano di fatto sempre meno buie, con conseguenze negative a livello economico, ecologico e culturale, senza dimenticare la sicurezza stradale e gli aspetti scientifici. In molti casi si abusa della potenza in termini di energia elettrica installando degli impianti con un’intensità eccessiva, oppure si accendono luci superflue. Ma l’inquinamento si verifica soprattutto perché s’illumina male, utilizzando cioè dei lampioni obsoleti o mal progettati oppure ancora privilegiando l’estetica alla funzionalità. Con queste prerogative, il fascio di luce va a disperdersi verso luoghi non necessari (verso l’alto o ai lati). Un discorso che vale soprattutto per le insegne, pubbliche o private, e per l’illuminazione stradale.
Le conseguenze sono il consumo inutile di elettricità o di altre risorse energetiche (fattore economico), l’abuso dell’oscurità notturna (fattore ambientale) e l’offuscamento delle stelle (carattere astronomico). La sezione ticinese di Dark Sky, che ha ripreso il lavoro iniziato in collaborazione con la Società astronomica ticinese, ha voluto documentare la situazione sul nostro territorio, effettuando delle misurazioni dell’inquinamento luminoso del Ticino. Il procedimento si è basato su delle fotografie aeree, scattate sorvolando dal passo del Lucomagno (il punto più buio del Ticino) fino a Chiasso, dove il cielo soffre anche delle immissioniprovenientidallaLombardia. Sono pure stati eseguiti, con un apposito apparecchio, dei rilievi della brillanza della volta celeste: la cartografia elaborata conferma che, anche in Ticino, i centri cittadini e le località adiacenti hanno perso completamente la propria oscurità. Pure nelle regioni apparentemente più nere si può sempre scorgere il bagliore cittadino, che è andato così a invadere inmodo irruente la quiete della notte. Le misure rivelano che Biasca è 2,4 volte più luminosa del Lucomagno, Bellinzona 7 volte, Mendrisio 10 volte, Chiasso 15 volte e Lugano 24 volte.
Se è vero che gli impianti di ultima generazione (Led per esempio) hanno, a volte, un costo superiore allamedia, la differenza di prezzo viene presto ammortizzata per la più lunga durata, per la ridottamanutenzione e per lemigliori prestazioni.Dark Sky indica che in diverse città elvetiche è stato possibile risparmiare oltre il 40 per cento con il solo adattamento dei sistemi d’illuminazione. Un’altra serie di conseguenze vede compromessi il sonno e il volo degli uccelli. Oltre agli aspetti finanziari, servirebbero degli interventi per porre rimedio alle ripercussioni ecologiche, che toccano sensibilmente la fauna. È stato, per esempio, appurato che l’eccessivo chiarore notturno mette in difficoltà la migrazione dei volatili, dato che circa i due terzi degli uccelli migratori si spostano nel buio, sfruttando pure le stelle per orientarsi.
La Stazione ornitologica Svizzera di Sempach ha sperimentato la reazione degli uccelli in prossimità di fonti di luce artificiali, osservando due tipi di reazione: attrazione e spavento. Entrambi i casi generano unamodifica della traiettoria con un sicuro smarrimento. Anche gli insetti risentono della situazione. Essendo fortemente attratti dai fasci luminosi, contro la cui fonte essi si schiantano, rischiano un epilogo fatale a dipendenza della temperatura della lampada. Emblematico è l’episodio della Jungfrau, dove negli anni ’70migliaia di volatili andarono a sbattere contro le pareti delle montagna a causa della nuova insegna luminosa posata per evidenziare la presenza del famoso trenino. Si calcola che nella stagione estiva, oggimuoiano circa 150 insetti per notte su ogni lampada stradale, una strage con ripercussioni su tutto l’ecosistema. Anche l’uomo deve sopportare i disagi di un’eccessiva luminosità. I più toccati sono sicuramente gli amanti degli astri, che si vedono privati della loro «palestra»: il cielo, ormai offuscato dall’eccessivo bagliore. La luce dispersa schiarisce il fondo della volta celeste, rendendo invisibili gli oggetti più deboli e la quasi totalità delle stelle, precludendo così qualsiasi osservazione astronomica.
Un altro problema sono i casi di disturbi del sonno, di cui soffre circa il 20 per cento della popolazione: sono in aumento e in parte sono riconducibili alla mancanza di notti buie. Infine, c’è l’aspetto legato alla sicurezza stradale, dato che spesso i lampioni illuminano in modo scorretto, abbagliando l’automobilista. Dark Sky è dunque attiva per incentivare l’uso ragionevole delle fonti luminose e propone delle linee guide per diminuire questo tipo d’inquinamento. Esse prevedono cinque semplici criteri di base: illuminare solo dove è indispensabile, solo il soggetto (non il contorno), nella direzione corretta (in direzione opposta al cielo), utilizzando lampade adeguate e solo quando è indispensabile. A tal proposito, sono diversi i Comuni ticinesi che si stanno impegnando con una serie di accorgimenti per risparmiare energia e, nell’ambito di «Città dell’energia», propongono diversi espedienti anche per diminuire l’inquinamento luminoso. Il Consiglio federale ha da parte sua appoggiatomisure contro le emissioni nocive, approvando il 13 febbraio 2013 il rapporto relativo all’impatto della luce artificiale sulla diversità delle specie e gli esseri umani.
Rispondendo a un postulato della Consigliera nazionale zurighese Tiana Angelina Moser, il Consiglio federale ha riconosciuto il forte aumento dell’inquinamento luminoso, possibile causa dei notevoli disturbi alla fauna notturna e, inmisura crescente, anche al benessere della popolazione. Nel suo rapporto propone di adeguare la legislazione e d’intensificare la ricerca nel campo delle emissioni luminose.
Elia Stampanoni
2013-07-08 Azione (pdf)