Mettono al mondo più piccoli di quanti riescono a sfamare perché si accoppiano e nidificano invece di dormire a causa dell’inquinamento luminoso
Tutta colpa di Thomas Edison. E’ a causa delle troppe lampadine accese, infatti, se i pettirossi sono diventati dei “genitori irresponsabili”. Secondo le ultime scoperte, fatte in Germania al Max Planck Institute for Ornithology e pubblicate questa settimana sulle pagine della rivista scientifica Current Biology, gli esemplari che vivono in città mettono al mondo più piccoli di quanti riescono a sfamarne. A mandare letteralmente in cortocircuito il comportamento sentimentale di questi uccellini, che cinguettano e nidificano invece di dormire, la totale mancanza di oscurità. Per gli scienziati tedeschi, l’inquinamento luminoso incide sulla riproduzione e ha un impatto fortissimo sul “successo amoroso” dei volatili che usano come richiamo sessuale il canto del mattino. Specialmente per quelli che cominciano alle prime luci dell’alba. Tra questi, i maschi del pettirosso che in città cantano con 80 minuti di anticipo rispetto a quelli che vivono nei boschi, raddoppiando il ritmo dei loro accoppiamenti. “Dopo aver monitorato per sette anni alcune popolazioni urbane di pettirossi – spiega il direttore delle ricerche Bart Kempenaers – abbiamo osservato che le melodie notturne dei maschi rendono più frivole le femmine della specie. Per i pettirossi – conclude l’ornitologo – è molto svantaggioso iniziare la deposizione prima del tempo perché quando si schiudono troppe uova non riescono più a procurarsi il cibo necessario per la sopravvivenza di tutti i piccoli”.
Articolo pubblicato il 22/09/2010 su http://www.libero-news.it
2010-09-16 Max Planck Society (pdf)