Le lampadine di ultima generazione che sfruttano la tecnologia Led e quelle ad induzione sarebbero dannose per l’ambiente e per l’essere umano.
A sostenerlo è la Dark-Sky Switzerland sezione Ticino che, riproponendo le indicazioni della International Dark-Sky Association (l’organizzazione che si batte contro l’inquinamento prodotto dalle fonti di luce), in una nota stampa rileva come «sfortu- natamente la luce bluastra» generata da queste tecnologie (ideate per migliorare l’efficienza energetica delle lampade) produca «livelli elevati di inquinamento luminoso». Molta dell’illuminazione andrebbe persa, siccome «la parte blu dello spettro genera solo una piccola percentuale d’illuminazione utile all’occhio umano». La luce bluastra, prosegue la nota, «aumenta l’abbagliamento e compromette la visione umana»; in particolare creerebbe problemi a quella «deglianziani». Inoltre, quando usata all’esterno, «la luce che fa una lunghezza d’onda corta, aumenta anche il bagliore del cielo» e «hauna maggiore tendenza, attraverso la disgregazione dei processi biologici che si basano su cicli naturali di luce e oscurità, a pregiudicare gli organismi viventi». Dunque, scrive Dark-Sky , «un modesto miglioramento nell’efficienza dell’illuminazione esterna, aumenta drasticamente i danni ambientali causati dalla luce artificiale». Secondo l’associazione, che invita a non impiegare fonti di luce blu-bianco con temperatura superiore ai tremila kelvin, «alcuni produttori e autorità stanno interpretando in modo scorretto l’efficacia visiva di queste tecnologie» e non tengono «dovutamen- te conto dell’impatto sull’ambiente».
2009-10-16 LaRegione (pdf)