Interrogazione sull’illuminazione di un’abitazione
I fari di Gnosca finiscono sul tavolo del Consiglio di Stato. Un attimo, andiamo con ordine. Il 3 ottobre il CdT pubblica la storia di una signora che, per paura dei ladri, ha circondato la propria abitazione con quattordici potenti fari che, ogni notte, illuminano la sua abitazione come fosse uno stadio. Un’opera che disturba i vicini (in primis il privato che tiene un piccolo osservatorio astronomico) e che è stata costruita senza la licenza edilizia, negata dal Municipio locale per incompatibilità con l’Ordinanza contro l’inquinamento luminoso. Ora il granconsigliere socialista Francesco Cavalli in un’interrogazione, e torniamo al debutto dell’articolo, chiede al governo se non ritiene che i fari di Gnosca siano «totalmenteincompatibili» con le Linee guida proposte nel 2007 dal Cantone.
Il deputato chiede inoltre se il Consiglio di Stato «condivide l’opinione secondo cui i fari di Gnosca sono in aperto contrasto con le raccomandazioni in merito emanate dall’Ufficio federale dell’ambiente nel 2005» e «che cosa si intende fare per evitare di creare un pericoloso precedente che vanificherebbe tutto quanto fatto finora da Cantone e Comuni per porre un freno alle eccessive emissioni luminose».
2009-10-16 LaRegione (pdf)