Dopo Coldrerio anche Castel San Pietro fissa delle regole contro l’inquinamento luminoso
Spegnete quelle luci. Castel San Pietro ha deciso di girare davvero l’interruttore. E di dare così battaglia all’inquinamento luminoso. Il Municipio ha raccolto l’invito lanciato alla fine del 2007 da un consigliere comunale, Giorgio Falconi (Ppd). E detto, fatto nei giorni scorsi ha messo nero su bianco la sua volontà in un’ordinanza municipale. Ordinanza che da luglio fisserà regole, divieti e sanzioni.
L’esempio di Coldrerio, insomma, ha fatto scuola. E mentre chi ha aperto la via si prepara già ad allestire un vero e proprio Piano della luce, a meditare sulla necessità di… accendere il risparmio oggi ci sono anche Mendrisio (che si appresta a fare altrettanto) e Balerna, sollecitata di recente a prendere provvedimenti da una mozione dei Verdi.
« La problematica dell’inquinamento luminoso – motiva l’autorità di Castello – sta diventando sempre più un tema meritevole di attenzione » . A fornire gli strumenti per agi-re, del resto, ci sono leggi e norme a livello federale. L’obiettivo dichiarato è quindi quello di « prevenire l’uso di illuminazioni moleste e dirette verso spazi dove l’illuminazione non è necessaria ». A doversi adeguare saranno i proprietari privati (ma pure i gestori e i responsabili) e pubblici di edi- fici e impianti.
L’ordinanza, si specifica, non toccherà l’illuminazione stradale, il Municipio però, si assicura, si impegnerà a rispettarla al meglio. Dal prossimo 10 luglio quindi (ricorsi al Consiglio di Stato permettendo) non si potranno posare installazioni di show luminosi o skybeamer, né indirizzare verso il cielo fasci di luce fissi o roteanti. Queste ideazioni, precisa l’Esecutivo, « rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica, la protezione dell’ambiente e ostacolano anche il regolare traffico aereo ».
Non solo: per essere ligi alle nuove disposizioni, luci e insegne pubblicitarie dovranno essere spente dalle 24 alle 6 del mattino. Spetterà all’autorità concedere deroghe ed esaminare progetti. L’amministrazione si riserverà di effettuare dei controlli per misurare la diligenza dei propri cittadini. E per chi infrangerà le regole? È prevista una multa fino a mille franchi. Insomma, meglio adeguarsi. RED.
2008-06-27 LaRegione