LaRegione – Mendrisio spegne le luci di… troppo

Cento misure e un’ordinanza cadenzeranno la futura politica energetica globale del Comune

laregione_08Per due volte ‘ Città dell’e­nergia’, Mendrisio non pote­va essere da meno della sua nomea. Il Municipio ha quin­di preso una decisione: met­terà in campo una politica energetica globale. Lo farà in cento misure e un’ordinanza. E sotto i riflettori questa vol­ta ci finirà l’inquinamento lu­minoso.

La via… rischiarata da Col­drerio, pioniere in questo am­bito, sta facendo breccia nel Mendrisiotto. E anche il capo­luogo intende ribadire il pro­prio impegno a favore di un futuro più ecosostenibile. A cominciare proprio da lampio­ni e insegne al neon. Le richie­ste avanzate nei mesi scorsi da Insieme a sinistra, per voce di Franco Lurà, hanno dunque trovato terreno fertile.

L’idea di pensare ad una strategia a trecentosessanta gradi e al passo con i tempi è stata abbracciata in toto dal­l’autorità comunale. L’Esecu­tivo si è consultato con la Commissione energia e am­biente e si è convinto che un piano generale oggi è necessa­rio. Si agirà, come ha confer­mato lunedì sera il sindaco Carlo Croci davanti al Consi­glio comunale, su due fronti: quello interno all’ammini­strazione, nel settore degli sta­bili pubblici – « da subito si sono promosse delle direttive per attenuare la notte l’illumi­nazione stradale » –; e quello ‘ esterno’. « Abbiamo chiesto alla Commissione di allestire un’ordinanza e quindi un rego­lamento per disciplinare e con­tenere le emissioni luminose » ha precisato il sindaco.

Una linea che, come inse­gna l’esperienza condotta a Coldrerio – Comune che sta già immaginando un Piano della luce –, si può rivelare pa­gante. Ma non ci si fermerà qui. Nel segno della politica energetica, la Commissione ad hoc ha preparato un dos­sier puntuale. « Il documento – ha anticipato Croci – conterrà un centinaio di misure che sa­ranno proposte dal Municipio e pubblicate nel prossimo pre­ventivo 2009 » . D.C.

2008-05-29 LaRegione

 

TIO – Mendrisio – Inquinamento luminoso: anche il Borgo spegnerà le sue luci

MENDRISIO – Ancora una volta Mendrisio si conferma ‘Città dell’energia’. Sulla scia del suo precursore Coldrerio, anche il Borgo ha infatti deciso di mettere in atto una politica energetica globale, e in primo piano vi sarà la lotta all’inquinamento luminoso.

20080415_080405_buio_home_01Rispondendo ad un’interpellanza di Franco Lurà, infatti, il sindaco Carlo Croci ha spiegato che la Commissione energia e ambiente del Comune sta preparando, da inserire nel Preventivo 2009, un documento contenente un centinaio di misure che puntano al risparmio energetico.

Si agirà, in sostanza, su due fronti: quello interno all’amministrazione, nel settore degli stabili pubblici e quello esterno. Il tutto in quanto l’Esecutivo di Mendrisio sostiene che “un piano energetico generale oggi è necessario”.

TIO News

 

 

 

 

 

CdT – Inquinamento luminoso, Alp Transit e politica energetica

Mendrisio si è visto di recente confermato il marchio «Città del­l’energia», per cui proseguendo su questa linea ha in serbo altre novi­tà. Rispondendo ad un’interpel­lanza di Franco Lurà ( IS), il sinda­co Carlo Croci ha annunciato che di concerto con la Commissione energia e ambiente è stato allesti­to un rapport­o contenente un cen­tinaio di misure di risparmio ener­getico che saranno inserite nel pre­ventivo 2009

cdt_09Intanto, comunque, il Comune si è già attivato con la ri­duzione della potenza dell’illumi­nazione pubblica notturna e, so­prattutto, con la prossima emana­zione di un regolamento riguar­dante l’inquinamento luminoso.

Sempre il sindaco, sollecitato da un’interpellanza di Nicola Rezzo­nico (PLR), ha ricordato come non esista tuttora chiarezza sul passag­gio di Alp Transit a sud di Lugano. Ci sono quattro ipotesi di traccia­to attraverso il nostro distretto al vaglio degli esperti. Il Cantone ne dovrebbe sapere di più entro fine anno, per poi informare le autori­tà locali. Per ora, ha aggiungo Cro­ci, nessun Comune è stato coinvol­to. Si presume comunque che il percorso a sud di Lugano non sarà una realtà prima del 2030.

Da segnalare anche un’interpel­lanza di carattere viario. Rispon­dendo a Milena Garobbio (IS), il municipale Silvio Pestelacci ha annunciato che la polizia comu­nale farà una­mappa delle zone re­sidenziali dove eventualmente in­trodurre il limite di 30 km/h, ma si tratterà di verificare caso per caso, secondo criteri di sicurezza.

Infine, il leghista Massimiliano Robbiani ha inoltrato due mozio­ni, demandate alla Commissione delle petizioni. Con la prima vuo­le­proibire lo stazionamento di no­madi nel Comune, alla luce anche di episodi poco chiari; con la se­conda pretende l’introduzione del voto segreto in CC in materia di do­mande di naturalizzazione.

2008-05-29 Corriere del Ticino

 

LaRegione – ‘Quei nuovi faretti rubano le stelle’

Ascona, le critiche di Dark-Sky in vista dell’assemblea della Società astronomica svizzera nel Borgo

laregione_08Ascona è meta ambita dai turisti per il sole, che la fa da padrone nella stagione turistica. Ma potrebbe di­ventare anche una località gettona­ta per le stellate notturne. Così la pensa la sezione ticinese della Dark­Sky Switzerland, che ieri ha diffuso un comunicato stampa, affermando che « il Comune di Ascona vuole ab­bagliare l’astronomia Svizzera » .

Il perché è presto detto: « La So­cietà astronomica svizzera ( Sas) ha scelto quest’anno Ascona per lo svol­gimento dell’assemblea annuale e proprio in questo periodo il Comune si appresta a istallare una sessanti­na di nuovi faretti altamente inqui­nanti che emetteranno la loro luce di­rettamente verso il cielo. Molte loca­lità, come Ascona, vanificano lo sfor­zo di pochi comuni virtuosi che han­no deciso di mettere in pratica le “ li­nee guida per la prevenzione delle emissioni luminose” emesse dal Can­ton Ticino lo scorso 27 novembre » . Le linee guida, accompagnate dal rapporto esplicativo, rappresentano una piattaforma tecnica e gestiona­le per promuovere una luce eco- com­patibile e di qualità. « Il Cantone, però, non vuole imporre la messa in pratica di questi documenti – conti­nua Dark- Sky –. L’esempio di Ascona dimostra come questa modalità pro­posta da Bellinzona risulta essere in­sufficiente per ridurre efficacemente l’inquinamento luminoso. Infatti le emissioni di luce di un centro abitato alterano l’ecosistema a una distanza che va ben oltre i confini comunali » . Dark- Sky Switzerland deplora an­che il fatto che il Canton Ticino, malgrado abbia dato un impulso po­sitivo a livello nazionale emanando delle linee guida specifiche, « dia il cattivo esempio continuando a illu­minare a giorno, durante tutta la notte e per tutte le notti della settima­na, il cantiere Acr ( inceneritore) di Giubiasco, provocando un alone di luce ben visibile a chilometri di di­stanza e sprecando i soldi dei contri­buenti. Se non si adotteranno delle misure più incisive sarà inevitabile che nei prossimi anni l’illuminazione continuerà a proliferare in modo in­controllato e fra pochi anni ci trove­remo in una situazione difficilmente reversibile » . In conclusione Dark-­Sky Switzerland (DSS) « crede che i Cantoni dovranno pure coinvolgere maggiormente gli addetti ai lavori, introducendo una formazione specifi­ca per coloro che si occupano specifi­catamente di illuminazione esterna » . Ricordiamo che la Sezione Ticino della Dss è un gruppo di lavoro so­stenuto dalla Dark- Sky Switzerland e dalla Società astronomica ticinese. La Dark-Sky Switzerland è ufficial­mente riconosciuta dalla Internatio­nal Dark-Sky Association (IDA). Queste organizzazioni da anni coor­dinano i lavori per limitare l’inqui­namento luminoso a livello naziona­le e internazionale.

Sui nuovi faretti pensati per il lungolago, ecco la risposta del vice­sindaco Luca Pissoglio: « Ascona ha una vocazione turistica e la piazza è il luogo d’incontro per eccellenza, an­che di sera. Le luci servono a mettere in risalto la bellezza di questo luogo incantato come pure a garantire la si­curezza dei numerosi utenti, che du­rante manifestazioni particolari sono migliaia. Per questo credo che un certo qual inquinamento lumino­so vada compreso e accettato. La piazza troppo buia darebbe un’im­pressione poco accogliente e divente­rebbe pericolosa. Sul resto del territo­rio posso garantire che si fa il possi­bile per limitare al minimo le luci inutili » . s. f.

2008-05-15 LaRegione

 

CdT – «Non toglieteci il buio!» Ascona, critiche all’illuminazione del lungolago

Dark-Sky vede nei nuovi faretti una violazione delle Linee guida sull’inquina­mento luminoso

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Proprio mentre Ascona diventa capitale nazionale dell’astronomia ( vedi accanto), Dark Sky lancia una vigorosa critica agli amministrato­ri del Borgo. Pietra dello scandalo, secondo l’associazione nata per combattere l’eccesso di illumina­zione notturna, il progetto di ri­strutturazione del lungolago – per altro in sospeso, al momento – con «la decisione di installare una ses­santina di nuovi faretti altamente inquinanti che emetteranno la lo­­ro luce direttamente verso il cielo ». Una scelta, spiega Dark Sky, «in li­nea con quella di molti Comuni, che vanificano lo sforzo di pochi virtuosi Municipi decisi a mettere in pratica le “Linee guida cantona­li pe­r la prevenzione delle emissio­ni luminose” varate lo scorso 27 no­vembre ». Le linee guida, spiega la nota fir­mata responsabile della sezione ticinesedi Dark Sky Stefano Klett, «rappresentano un’ottima piatta­form­a tecnica e gestionale per pro­muovere una luce eco-compati­bile e di qualità; il Cantone però non vuole imporre la messa in pra­tica di questi documenti, e l’esem­pio asconese dimostra come tale linea d’azione risulti essere insuf­ficiente ».

Ricordando come le emissioni di un Comune «alterano l’ecosiste­m­a ad una distanza che va ben ol­tre i confini politici », Dark Sky chia­risce comunque come il cattivo esempio venga anche… dall’alto. «Deploriamo che il Cantone, mal­grado l’impulso positivo delle sue linee guida, continui ad illumina­re a giorno, durante tutte le notti della settimana, il cantiere dell’in­ceneritore di Giubiasco, con un alone ben visibile a chilometri di distanza e sprecando denaro dei contribuenti». Il timore, conclude la nota, è che «l’illuminazione con­tinui a proliferare in modo incon­­trollato, portandoci entro pochi an­ni a una situazione difficilmente reversibile». o.b.

2008-05-15 Corriere del Ticino

 

TIO – Inquinamento luminoso: ‘Il Cantone e Ascona danno il brutto esempio’

Questo il parere di Dark-Sky Switzerland, sezione Ticino.

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BELLINZONA – “Se non si adotteranno delle misure più incisive sarà inevitabile che nei prossimi anni l’illuminazione continuerà a proliferare in modo incontrollato e fra pochi anni ci troveremo in una situazione difficilmente reversibile”: così Dark-Sky Switzerland, sezione Ticino, in una nota stampa diffusa questa mattina.

L’Associazione, nel testo, fa riferimento ad uno specifica situazione venutasi a creare in Ticino: il caso di Ascona, che avrebbe intenzione di istallare una sessantina di nuovi faretti altamenti inquinanti che emetteranno la loro luce direttamente verso il cielo. E la scelta del comune locarnese come quella di molti altri comuni, a parere della sezione ticinese di Dark-Sky, “vanificano lo sforzo di pochi virtuosi Comuni che hanno deciso di mettere in pratica le ‘Linee guida per la prevenzione delle emissioni luminose’ emesse dal Canton Ticino lo scorso 27 novembre”.

Le linee guida, accompagnate dal rapporto esplicativo, rappresentano un’ottima piattaforma tecnica e gestionale per promuovere una luce eco-compatibile e di qualità. Il Canton Ticino però, a parere dell’Associazione, non vuole imporre la messa in pratica di questi documenti. “L’esempio di Ascona – si legge infatti ancora nel testo – dimostra come questa modalità proposta dal Cantone risulta essere insufficiente per ridurre efficacemente l’inquinamento luminoso, infatti le emissioni di luce emesse da un Comune alterano l’ecosistema ad una distanza che va ben oltre i confini comunali”.

Dark-Sky Switzerland deplora anche che il Canton Ticino, malgrado abbia dato un impulso positivo a livello nazionale emanando delle linee guida specifiche, “dà il cattivo esempio continuando ad illuminare a giorno, durante tutta la notte e per tutte le notti della settimana, il cantiere ACR (inceneritore) di Giubiasco, provocando un alone di luce ben visibile a chilometri di distanza e sprecando i soldi dei contribuenti”.

A parere dell’Associazione, come detto, se non si adotteranno delle misure più incisive sarà inevitabile che nei prossimi anni l’illuminazione continuerà a proliferare in modo incontrollato e fra pochi anni ci troveremo in una situazione difficilmente reversibile. Dark-Sky Switzerland crede che i Cantoni dovrebbero pure coinvolgere maggiormente gli addetti ai lavori, introducendo una formazione specifica per coloro che si occupano specificatamente di illuminazione esterna.

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