Linee guida cantonali contro l’inquinamento luminoso, oggi la presentazione
È dedicata soprattutto agli amministratori comunali, ma alla conferenza prevista questo pomeriggio nella sala del municipio di Orselina saranno presenti anche numerosi professionisti dell’illuminazione artificiale, così come molti amanti del cielo stellato. L’argomento trattato li interessa tutti, in un modo o nell’altro. Saranno infatti presentate le “linee guida” cantonali per prevenire l’inquinamento luminoso, ovvero per evitare l’eccessiva dispersione di luce verso il cielo.
Il documento, allestito dal Dipartimento del territorio in collaborazione con l’Istituto di sostenibilità applicata all’ambiente costruito (Isaac) della Supsi e all’associazione contro l’inquinamento luminoso Dark-Sky Svizzera sezione Ticino, costituisce la base su cui i comuni potranno imbastire eventuali ordinanze che limitino la dispersione di luce artificiale nell’ambiente. Un passo, quello della regolamentazione a livello comunale, già intrapreso da Coldrerio, dove a inizio 2007 è stata varata – per la prima volta in Ticino – un’ordinanza che stabilisce come posare e posizionare l’illuminazione artificiale. In altri comuni, ad esempio Lugano, Locarno, Cadenazzo e Taverne-Torricella, si sta dibattendo sul tema o, addirittura, si stanno già approntando delle norme specifiche. L’obiettivo finale vuole essere quello di illuminare solo là dove serve, evitando così sprechi di energia, costosi sia dal punto di vista economico, sia da quello ecologico: l’eccessiva illuminazione, oltre a far lievitare l’importo della bolletta, disturba vegetali e animali. Inoltre incide sulla produzione di gas a effetto serra, dal momento che parte dell’elettricità è ancora prodotta utilizzando combustibili fossili. Da non trascurare sono poi le implicazioni culturali e scientifiche della “mala illuminazione”: la luce dispersa verso l’alto crea un alone in grado di “oscurare” il cielo notturno. Un fenomeno facilmente riscontrabile se si paragonano le poche decine di stelle visibili dal centro di una città molto illuminata, con le migliaia osservabili in condizione di buio assoluto.
Questo pomeriggio a presentare il documento elaborato da Cantone ed esperti vi saranno il direttore del Dipartimento del Territorio Marco Borradori, il responsabile della sezione ticinese di Dark-Sky Svizzera Stefano Klett e Angelo Bernasconi dell’Isaac. Interverranno inoltre Diego Bonata (presidente dell’associazione CieloBuio italiana), Marco Marcacci (Istituto storia delle Alpi), Angela Alberici (Agenzia regionale della protezione dell’ambiente della Lombardia) e Roberto Mucedero (iGuzzini). Seguirà la tavola rotonda con la partecipazione di Marco Cagnotti (presidente della Società astronomica ticinese), Vinicio Malfanti (Dipartimento del territorio) e Carlo Crivelli (municipale di Coldrerio). Il dibattito sarà moderato da Giovanni Bernasconi, capo della Sezione protezione aria acqua e suolo.