La Società astronomica ticinese plaude alla decisione del Municipio di Coldrerio di bandire le emissioni luminose non necessarie tra le 24 e le 6 del mattino
Chi ha gli occhi puntati al firmamento per sondarne il fascino misterioso, non poteva che rallegrarsi della messa al bando di sorgenti luminose artificiali che rendono difficoltosa l’osservazione degli astri e della volta celeste. Così, all’indomani della pubblicazione dell’ordinanza con cui l’esecutivo di Coldrerio ha messo al bando la posa di skybeamer, fasci di luce fissi o roteanti rivolti verso l’alto, imponendo lo spegnimento notturno di illuminazioni ed insegne pubblicitarie, la SAT in un comunicato esprime «la propria soddisfazione per la decisione del Municipio di Coldrerio. Il Municipio ha raccolto lo spirito delle raccomandazioni dell’ Ufficio federale dell’ambiente. La speranza della SAT è che la scelta di Coldrerio sia un esempio per molti altri Comuni del Cantone». Anche perché, continua lo scritto, «purtroppo spesso si illumina troppo e si illumina male, dove non serve, ossia verso l’alto. Il risultato è la perdita della possibilità di godere dello spettacolo del firmamento, che ormai dai nostri agglomerati urbani è quasi scomparso.
Inoltre, se le ragioni di tipo culturale e scientifico non fossero sufficienti, basterà ricordare lo spreco di energia e i danni all’ambiente che l’inquinamento luminoso provoca». Quindi, conclude la SAT, pur in mancanza di un quadro normativo, ben vengano provvedimenti improntati al buonsenso come quello adottato a Coldrerio.
» 2007-02-02 – Corriere del Ticino (pdf)