Il primo “Dark Sky Park” della Svizzera nel parco naturale di Gantrisch

Il Parco naturale regionale del Gantrisch ha ottenuto il marchio “Dark Sky Park” per la sua zona buia nella parte meridionale del parco, con il nome di “Gantrisch Dark Sky Zone” – prima e unica regione in Svizzera a ricevere questo marchio (vedi DarkSky International). Per Nicole Dahinden, «è una sensazione indescrivibile e un grande apprezzamento del buio notturno». Anche Lydia Plüss, direttrice dell’associazione per la promozione della regione di Gantrisch, è felice di aver ottenuto il marchio: «Questa distinzione, la prima del suo genere in Svizzera, è la prova del carattere unico della nostra regione e premia l’impegno di tutti coloro che sono coinvolti nella conservazione del paesaggio notturno».

Anche per DarkSky Switzerland, membra indipendente di DarkSky International, oggi è un «momento speciale». DarkSky Switzerland ha accompagnato il parco naturale di Gantrisch nel percorso verso l’ottenimento del marchio ed è stata entusiasta di lavorare con loro: «Siamo orgogliosi, è un passo importante – la Svizzera ha ufficialmente ottenuto un Dark Sky Park».

Presa di posizione di DarkSky Switzerland sul Babbo Natale più grande del mondo

Le proiezioni di luminose non appartiene al paesaggio naturale e protetto

Il paesaggio naturale e protetto trae la sua qualità proprio dal paesaggio e dall’habitat esistenti, la luce naturale ha il suo fascino.
I Rochers de Naye sono elencati nell’Inventario federale dei paesaggi protetti. È un errore se l’arte della luce è ancora permessa e tollerata ovunque.

Raccomandazioni per la prevenzione delle emissioni luminose dell’ufficio federale dell’ambiente:
L’impatto della luce riguarda sia gli esseri umani che la natura (lo spazio circostante e i paesaggi da proteggere, così come gli animali notturni).
L’illuminazione di oggetti naturali come le cime delle montagne modifica inoltre l’immagine notturna del paesaggio.
Simili illuminazioni sono problematiche, in particolare, all’interno di paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (IFP), di zone palustri d’importanza nazionale, nonché di zone protette e di biotopi degni di protezione. Per la conservazione intatta di un oggetto, la protezione auspicata nell’inventario deve essere pienamente garantita.
Gli impianti d’illuminazione fissi e mobili devono pertanto rispettare il principio della limitazione preventiva delle emissioni e non devono provocare effetti dannosi o molesti.

La foto originale:
Rochers de Naye du Sentier Crêt d’y Beau en hiver, 3.12.2023
Si prega di citare: DarkSky Switzerland (L. Schuler)

Anteprima La Falena 2023 – Elezioni federali: votate per l‘ambiente!

Nel 2021 la consigliera degli stati Céline Vara (Verdi) ha depositato una mozione che chiedeva al Consiglio federale di fissare in un‘ordinanza dei limiti giuridicamente vincolanti per limitare l‘inquinamento luminoso. Nello stesso anno il consigliere nazionale Christoph Clivaz (Verdi) chiedeva il divieto dell‘illuminazione notturna delle vetrine degli esercizi commerciali  e delle insegne pubblicitarie. La nostra associazione ha sostenuto le due mozioni che sono però state entrambe rigettate, con nostro grande dispiacere.

La politica dello struzzo

Nel caso della mozione di Céline Vara, la commissione dell‘ambiente incaricata di esaminarla ha giustificato il rifiuto di fissare dei limiti affermando che le conoscenze attuali non sono sufficienti. È triste che i rappresentanti del popolo giustifichino la loro mancanza d‘azione facendo leva sull‘assenza di certezze scientifiche. Tanto più che l‘inquinamento luminoso in Svizzera è in continuo aumento e che i suoi effetti negativi sono ben noti. Inoltre molti paesi hanno già previsto nelle loro legislazioni dei limiti per le emissioni di luce, per esempio degli orari di spegnimento. In Francia le pubblicità luminose devono essere spente di notte, tra la una e le sei del mattino.
Inoltre, in base al principio di precauzione (Costituzione svizzera art. 74, cpv.2, Legge sulla protezione dell‘ambiente art. 1 cpv.2) il governo deve prendere delle misure anche quando le prove scientifiche non sono assolute.

Su ecorating.ch puoi scoprire chi sono i candidati che hanno a cuore l’ambiente.

Déborah Sangsue

 

 

La natura ha bisogno di firme!

Una vasta alleanza di organizzazioni si sta battendo affinché il Consiglio degli Stati accolga il controprogetto indiretto all’Iniziativa biodiversità. La necessità di agire è dimostrata. Il controprogetto consente di salvaguardare le nostre risorse vitali minacciate senza perdere tempo. Ma sta per fallire perché la Commissione Ambiente del Consiglio degli Stati non lo sostiene. Firmate anche voi questo appello, perché una natura sana e diversificata è la base della nostra esistenza.

» firmare l’appello